mercoledì 27 luglio 2022
Ha guidato la diocesi lombarda per 15 anni, dopo essere stato pastore di quella di Modena-Nonantola
Monsignor Bruno Foresti, quando era vescovo a Brescia

Monsignor Bruno Foresti, quando era vescovo a Brescia - Archivio

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La Chiesa bresciana piange la morte del vescovo emerito Bruno Foresti. Il presule, 99 anni, era ospite della Rsa Elisa Baldo di Gavardo (Brescia). Oggi dalle 8.30 la salma sarà esposta nella camera ardente allestita in Cattedrale. La veglia funebre con la Messa, presieduta da monsignor Gaetano Fontana, vicario generale della diocesi, si terrà alle 18. Il funerale, presieduto dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, sarà celebrato domani alle 16 in Duomo a Brescia. Il presule sarà poi sepolto nel cimitero di Tavernola Bergamasca in attesa di una sepoltura definitiva in Cattedrale.

Monsignor Bruno Foresti ha vissuto 15 anni del suo ministero episcopale a Brescia. Nato a Tavernola Bergamasca il 6 maggio del 1923, ordinato sacerdote il 7 aprile 1946, il 12 dicembre 1974 è nominato vescovo ausiliare di Modena e Nonantola. Riceve l’ordinazione episcopale il 12 gennaio 1975 dall’arcivescovo Clemente Gaddi, allora vescovo di Bergamo. Il 2 aprile 1976 Foresti viene nominato arcivescovo di Modena-Nonantola. Rimane nell’arcidiocesi emiliana fino al 7 aprile 1983, quando Giovanni Paolo II lo trasferisce alla sede vescovile di Brescia dove fa il suo ingresso il 18 giugno 1983.

Fin da giovanissimo voleva fare il prete perché era colpito dall’impegno del suo parroco e del curato. «Dico grazie al Signore per i tanti doni che mi ha dato e gli chiedo di avere misericordia per quello che non sono riuscito a fare», aveva detto monsignor Foresti in un’intervista. Nella diocesi di Brescia ha camminato sempre cercando in ogni modo di essere «buon pastore» piuttosto che un «condottiero», un compagno di viaggio schietto, anticonformista, mite, dolce, severo, schivo ai potenti e disponibile agli umili. A Brescia Foresti era arrivato portandosi dietro la fama di prete «popolare», disponibile a fermarsi per intrecciare parole con vicini e lontani.

Nel ricordare monsignor Foresti il vicario generale della diocesi di Brescia, monsignor Gaetano Fontana, cita san Paolo che scrive al suo amico vescovo Timoteo: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona della giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno». Le parole di Paolo, dice il vicario generale, «esprimono in maniera chiara la vita del nostro vescovo emerito Bruno Foresti. Ha speso tutta la sua vita per l’annuncio del Regno di Dio. Come pastore e guida della nostra diocesi ha sempre condiviso le gioie e i dolori dell’amata Chiesa di Brescia». Il suo carattere «forte e deciso – conclude Fontana – esprimeva il suo zelo pastorale e un animo mite e attento ai bisogni anche dei più poveri».

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