venerdì 10 gennaio 2020
I piatti cucinati dai popoli della Bibbia entrano nel menù delle serate di «Campanile chef», la prima rassegna di piatti cucinati all’ombra del campanile: si parte il 15 gennaio all'ostello Gipidue
Ivan Mosca, chef ostello Gipidue (acronimo di san Giovanni Paolo II), struttura della diocesi di Pisa che si trova a Calambrone

Ivan Mosca, chef ostello Gipidue (acronimo di san Giovanni Paolo II), struttura della diocesi di Pisa che si trova a Calambrone - Toscana Oggi

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Erbe amare e pistacchi descritti in Esodo al capitolo 12. Frittelle «dello scandalo» al centro della violenza usata da Amnon nei confronti della sorellastra Tamar (cfr libro di Samuele al capitolo 13). Il pane del deserto. La crema di zucca, a fuoco nel pentolone descritto nel secondo libro dei Re dal profeta Eliseo. Il manzo con profumo di cipolla d’Egitto, evocato al libro dei Numeri (Nm 11,1-6). Il dolce citato al capitolo 14 del libro dei Giudici.
Anche i piatti cucinati e consumati dai popoli della Bibbia entrano nel menù delle serate di Campanile chef, la prima rassegna di piatti cucinati all’ombra del campanile, al via da mercoledì 15 gennaio nell’ostello Gipidue (acronimo di san Giovanni Paolo II) struttura della diocesi di Pisa che si trova a Calambrone, a due passi dal litorale.
Alla rassegna, promossa dalla San Ranieri srl – che gestisce l’ostello - in collaborazione con il settimanale regionale cattolico Toscana Oggi, hanno aderito i cuochi di dieci parrocchie o unità pastorali della diocesi di Pisa.

Due squadre a serata, otto incontri in tutto (compreso semifinali e finale): ogni squadra porterà il suo piatto preferito, ma dovrà cucinare anche un piatto assegnato dallo chef della struttura ospitante, Ivan Mosca. E qui entrerà il menù biblico ricostruito dai docenti dell’istituto alberghiero Matteotti di Pisa, partner del progetto.

Nella prima serata, ai cuochi dell’unità pastorale di Mezzana/Colignola e a quelli di Metato, ad esempio, erbe amare con pistacchi, uva sultanina e frittelle dello scandalo, si aggiungeranno ai piatti scelti dalle due squadre: la pasta al ragù bianco d’anatra e la rosticciana alla maremmana.
Le serate saranno animate dall’attore Giacomo Lemmetti e dagli artisti della Palestra musicale di Michele Del Pecchia.

Toscana Oggi

I commensali saranno chiamati a votare le portate. Poi il voto continuerà sul settimanale cattolico, che di uscita in uscita pubblicherà un tagliando dove si potrà votare la squadra preferita. Alla squadra più apprezzata la San Ranieri srl farà una erogazione liberale di mille euro, che la parrocchia od unità pastorale dovrà impegnare in un progetto legato alla sua attività istituzionale. Una erogazione liberale di 500 euro andrà invece alla seconda.

Durante le serate troverà sempre spazio un’intervista a un esperto. Del menù biblico parlerà nella prima serata, il professor Massimo Salani, docente di religione in servizio all’istituto alberghiero Matteotti e responsabile della scuola di formazione teologica. Di Gesù a tavola con i suoi racconterà il gesuita padre Francesco Germano, responsabile del servizio diocesano «Cultura e università». Lo chef Massimo Tessieri parlerà del menù da lui preparato trent’anni fa a Giovanni Paolo II in occasione della visita pastorale in Toscana. Lo storico dell’arte Claudio Casini farà il punto sulla sua ricerca dedicata alla cucina di magro e di festa alla Certosa monumentale di Calci. E poi cibo ed etica. Cibo, stili di vita e condivisione, grazie all’intervento del direttore della Caritas don Emanuele Morelli.

«Il titolo della rassegna, Campanile chef – commenta il direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini – richiama un fortunato brand del nostro settimanale, Campanile rock: per anni gruppi musicali cresciuti all’ombra dei campanili si sono esibiti nei teatri di tutta la Toscana… adesso il gioco da chitarre, tastiere e batterie si sposta a fornelli, pentoloni e mestoloni».

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