sabato 12 settembre 2015
​​L'Anfass denuncia le gravi carenze per l'assistenza e il trasporto. Per i 210mila alunni con problematiche l'anno non inizia sotto i migliori auspici.
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Dopo la riforma Renzi-Giannini, la scuola che sta per iniziare in tutta Italia sarà “buona” anche per gli oltre 210mila alunni disabili? La risposta del-l’Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), è carica di criticità, dovute alle «notevoli difficoltà che non fanno presagire nulla di buono per i prossimi mesi». Tra le problematiche sollevate dall’associazione c’è quella legata alle risorse per l’assistenza e il trasporto degli studenti disabili, che le Province e le Città metropolitane avrebbero dovuto richiedere entro ieri al Ministero. Secondo una denuncia della Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), a Milano ci sarebbero gravi difficoltà finanziarie sia sul versante degli educatori che su quello del trasporto, tanto che l’associazione arriva a dire che, lunedì, la «scuola lombarda partirà senza 4.650 studenti» disabili. E le famiglie sono pronte a fare causa.  «Anche questo nuovo anno scolastico non inizia sotto i migliori auspici – conferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus –. Una situazione che riguarda tutto il territorio, da Nord a Sud, considerato che le segnalazioni stanno giungendo sia dalla Lombardia che dalla Sicilia. Continua a mancare la necessaria attenzione agli studenti con disabilità e al loro diritto all’istruzione. Continua a mancare la cultura dell’inclusione e della concezione di una scuola che sia davvero di tutti. È una situazione che negli anni è stata portata all’attenzione delle istituzioni competenti anche attraverso il Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione Onu sull’infanzia e l’adolescenza e i suoi Protocolli opzionali redatto dal Gruppo Crc a cui ha collaborato Anffas per il capitolo relativo all’inclusione scolastica».  Obiettivo, quello dell’inclusione, che non può essere ottenuto in classi affollate, le cosiddette “classi-pollaio”. Così, sempre l’Anffas ricorda una recente sentenza del Tar della Sicilia che ha ordinato a un Istituto superiore di Trapani, di sdoppiare una classe di 29 studenti, di cui due disabili. Il Dpr 81 del 2009, prevede, infatti, che in presenza di alunni disabili, «in relazione alle esigenze di sicurezza e piena integrazione e apprendimento», la classe non debba superare i 20 alunni. In caso di “sforamento” di tale limite, l’Anffas invita le famiglie e segnalare la disfunzione per consentire un pronto intervento. «Siamo consapevoli – continua il presidente Speziale – che anche per il 2015/2016 ci saranno numerose difficoltà ed ostacoli da affrontare e per questo motivo invitiamo già da ora le famiglie, gli operatori, il corpo docente, gli studenti stessi ed in generale tutti coloro che sono coinvolti in questo ambito, a segnalare le violazioni del diritto all’inclusione scolastica. Siamo come sempre pronti a batterci nei luoghi deputati, dato che Anffas è presente ai tavoli ministeriali che trattano questa tematica». In ogni caso, nonostante le difficoltà, alla vigilia della prima campanella per la gran parte degli studenti, il presidente Speziale augura a tutti gli alunni con disabilità «un anno scolastico il più possibile sereno». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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