giovedì 7 maggio 2015
Per i 600 in Campania preoccupazione per alcuni casi di scabbia e forse di malattie infettive. Il governo ripropone la questione dell'equa distribuzione dei migranti nella Ue
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La nave "Foscari" della Marina militare italiana ha sbarcato 562 immigrati. Notevoli le misure di sicurezza adottate. Le operazioni sono andate avanti infatti lentamente. I profughi sono stati fatti scendere a piccoli gruppi e sottoposti ad un primo e sommario controllo medico sotto alcuni gazebo allestiti sul molo 21 del porto. Tra di loro anche neonati portati in braccio della madre. A bordo, secondo il sindacato di Polizia Siulp che chiede adeguate protezioni per i poliziotti, vi sarebbero alcuni casi di scabbia e, pare, altre malattie infettive. Tra gli stranieri ci sono  75 minori, 25 bambini. Cinque le donne incinte. Non ci sono state durante la traversata vittime secondo quanto ha reso noto la Marina militare. 100 saranno ospitati in Campania, gli altri dirottati in altre regioni.L'operazione di soccorso I fuggiaschi sono stati salvati tre notti fa dalla nave "Comandante Foscari" a circa 80 miglia a Sud da Lampedusa. Un elicottero, ha raccontato il comandante della nave Luigi Ceppodomo, ha avvistato un barcone con circa 300 persone in coperta e ha dato l'allarme. Dalla "Comandante Foscari" sono partite due imbarcazioni con a bordo dei salvagente. Sul barcone, che avrebbe potuto trasportare non più di 300 persone, sono stati poi trovati nel vano motore oltre 200 immigrati in condizioni precarie, per la stiva allagata da idrocarburi in un caldo insopportabile. Le persone soccorse provengono da diversi Paesi del Nord Africa ma anche da Palestina, Siria e Bangladesh. Sono stati trasferiti a bordo della nave della Marina militare italiana. Avrebbero trascorso almeno due giorni in mare ed erano in stato di disidratazione.Fermati due sospetti scafisti Due persone, un tunisino ed un libico sono stati fermati a bordo della nave "Comandante Foscari" della Marina militare come sospetti scafisti. "Abbiamo raccolto alcune segnalazioni degli immigrati - ha detto il comandante della nave, capitano Luigi Ceppodomo - adesso si sta procedendo ai riscontri".

L'Italia chiede l'equa distribuzione in Europa Il sottosegretario alla Difesa, Gioachino Alfano, in una nota, in riferimento allo sbarco di immigrati a Napoli, sottolinea di aver condiviso la linea del Ministro dell'Interno di "proseguire l'attività negoziale per riuscire ad avere un'equa distribuzione dei migranti in tutti i territori dei Paesi dell' Unione europea e durante l'emergenza di un' equa distribuzione in tutte le regioni italiane. Il nostro Paese - ha proseguito il sottosegretario - ha il compito etico e morale di seppellire gli sfortunati arrivati morti e di accogliere chi arriva vivo perché dobbiamo essere per la vita e per la salvaguardia della stessa senza se e senza ma". Il sottosegretario ha espresso apprezzamento "a tutto il personale delle Forze armate, della Croce Rossa Italiana, delle Forze di Polizia, della Caritas e a tutti i volontari che stanno lavorando alacremente per affrontare questa ennesima emergenza umanitaria". Gli occhi del mondo, ha aggiunto Alfano "sono su tutti noi e stiamo dando, ancora una volta, prova di incredibile senso umanitario e di rispetto per la vita" Altri 424 immigrati arrivati a La Spezia Altri 424 immigrati, salvati dalla nave maltese Kreta mentre si trovavano a bordo di un barcone alla deriva nel canale di Sicilia, sono arrivati a La Spezia. Gli immigrati, 292 uomini, 32 bimbi tra cui un neonato, e 100 donne, in gran parte originari dell'Etiopia, del Gambia e del Niger, sono stati identificati dal personale della Questura e poi sottoposti alle visite mediche nell'ospedale da campo allestito dalla Asl spezzina e dalla Croce Rossa italiana. Per alcune persone si è reso necessario il trasporto in ospedale per accertamenti. I migranti, provati dall'esperienza, sono stati immediatamente rifocillati e vestiti con gli abiti messi a disposizione dalla Caritas. Secondo il dispositivo approntato dalla Prefettura spezzina, solo 37 persone rimarranno nei centri di accoglienza della provincia spezzina, 179 andranno in Piemonte, mentre i restanti sono stati trasportati in autobus in strutture di temporanea accoglienza della regione: a Genova 88 persone, a Savona 50, a Imperia 70.

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