Le nuove generazioni tendono a considerare le funzioni come noiose e distanti. Servono linguaggi, simboli e percorsi che aiutino a scoprire il senso del rito
Cristo è presente tra chi frequenta la Chiesa, ma per molti di coloro che si sono allontanati la formazione catechistica non ha aperto alla profondità dell’annuncio cristiano
Etichettiamo i giovani come «sdraiati» o «indifferenti». Comportamenti autodistruttivi, ricorso a droghe o gesti estremi dicono altro. Serve un adulto che si fermi e chieda: «Perché stai così?»
Nella contemplazione dell’ambiente le nuove generazioni sperimentano la connessione con qualcosa che li supera. Un percorso per nuovi incontri con Dio?
La società di oggi, tra distrazioni e superficialità, tende a soffocare la ricerca interiore. Ma i ragazzi si interrogano su questioni esistenziali. Tra fragilità, dolore, fallimenti e incertezze
Le nuove generazioni si sono allontanate dai perimetri tradizionali. E si stanno spingendo sul territorio aspro delle domande di senso. Spesso zaino in spalla sui "cammini" vecchi e nuovi
Il Giubileo ci ha dato immagini inaspettate. Sospendiamo le nostre precomprensioni e facciamo spazio ai ragazzi, portatori di una visione diversa del mondo e della Chiesa (ma che si sentono inutili)