sabato 10 marzo 2012
Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche (Sap. 8,7).
Guardare oltre è dovere credente, sperare è verbo fondamentale. Senza futuro ogni evento è costretto alla fuga di significato, ogni fatto perde consistenza. Siamo impastati di futuro e il sogno costruisce itinerari di bellezza verso l'Alto. Costruire un nuovo mondo è possibile a chi non si accontenta del già dato, a chi curioso del prossimo avvenimento lo cerca, lo pensa, si lascia commuovere dalla profezia. Sognare il futuro, augurarlo, è impegno che va oltre la fantasia, è costruzione faticosa per interpretare il senso delle cose, per correggerne il corso semmai errato, per indirizzare il passo. È attrezzarsi con gli strumenti adatti ad affrontare la sfida, con armi solari per scoprire la bellezza della luce. Limpidità del cuore, intelligenza forgiata a comprendere se stessi, ogni azione pensata, trasformata, voluta per operare nella giustizia. Scegliere la via delle virtù: temperanza, prudenza, giustizia, fortezza, per assaporare la correttezza dei giudizi, la chiarezza dei sentimenti, l'immediatezza delle scelte. Il tempo concesso all'uomo è officina per organizzare il futuro, ogni evento, ogni storia, ogni promessa, ogni parola vestita di virtù affretta il giorno sperato e rende possibile la vittoria della luce. Oggi è già domani per chi il domani attende.
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