giovedì 4 giugno 2020
Agli arresti da febbraio con l'accusa di istigazione alla violenza e al terrorismo, non riesce a vedere il pm dal 7 marzo. Prolungata la detenzione senza alcun contraddittorio con l'avvocato
Patrick George Zaky

Patrick George Zaky - Ansa

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Altri 15 giorni di detenzione per Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell'Università di Bologna in carcere in Egitto da inizio febbraio, e prossima udienza prevista per il 16 giugno. È l'esito dell'ultima udienza, che era fissata al primo giugno, appreso oggi dagli attivisti che si battono per la causa del ricercatore. Il rinnovo di custodia, scrivono su Facebook, è avvenuto senza la presenza né di Patrick né dei suoi avvocati.

"L'ultima volta che Patrick si è presentato davanti a un pubblico ministero è stata il 7 marzo - scrivono gli attivisti del gruppo 'Patrick Liberò - il che significa che Patrick è stato in detenzione preventiva senza presentarsi davanti a un pubblico ministero già da quasi tre mesi".

Patrick, 28 anni, frequentava a Bologna il master europeo Gemma ed è un attivista per i diritti umani e civili, in particolare Lgbti. È in carcere da inizio febbraio con accuse che vanno dall'istigazione alla violenza al terrorismo basate su post su Facebook da un account che i suoi legali affermano sia falso. Nelle prime 24 ore del suo arresto avrebbe subito torture e minacce. La famiglia non lo vede dal 9 marzo. Di pochi giorni fa la denuncia di Amnesty International di casi di coronavirus nel complesso carcerario di Tora, dove Zaky è detenuto. Soggetto a rischio perché asmatico, gli attivisti ne chiedono la liberazione immediata anche per motivi di salute.

Ed è di pochi giorni fa l'ultimo appello di Amnesty International, che ha ricordato che il carcere di Tora, il maxi complesso carcerario alle porte del Cairo in Egitto dove si trova Zaky è segnato dalla presenza del coronavirus. Amnesty, che tiene accesi i riflettori sul caso, ha rinnovato l'appello alla liberazione immediata di Patrick, soprattutto considerando che è asmatico e che quindi col Sars-Cov2 è particolarmente a rischio. Dal penitenziario sono stati scarcerati tremila detenuti tra cui ladri e almeno un assassino ma non lo studente.

La mobilitazione per il giovane attivista continua in Italia e in diversi Paesi, anche se concreti passi in avanti finora non se ne sono visti. Una settimana fa l'ultima dimostrazione di affetto della città che lo ha accolto: in piazza Maggiore a Bologna un maxi disegno dell'artista Gianluca Costantini per "Patrick libero" era stato affisso su palazzo dei Notai. Cartellone che però dopo nemmeno una settimana è stato sostituito con un poster a pagamento di una banca. La delegazione Ue ha trasmesso alla Procura egiziana competente, su iniziativa italiana, un documento in cui afferma di continuare a monitorare il caso.

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