mercoledì 30 maggio 2018
La prima vittima di Benjamin Herman era un ex detenuto. Il killer, uscito dal carcere lunedì, ha poi colpito due agenti e un passante. Si indaga sulla pista terroristica
Sparatoria a Liegi, Herman aveva già ucciso la sera prima
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Benjamin Herman, l'uomo che ieri ha ucciso tre persone a Liegi, aveva già ucciso un uomo la sera prima della strage. Lo ha confermato il ministro dell'Interno belga Jan Jambon alla radio Bel Rtl. Il corpo dell'uomo, Michael Wilmet di 30 anni, era stato scoperto in un'abitazione di Marche-en-Famenne a 50 chilometri da Liegi. La vittima, scrivono i media belgi, era un ex detenuto che Herman conosceva. Secondo la tv pubblica Rtbf, Wilmet sarebbe stato ucciso a colpi di martello e l'arma sarebbe poi stata ritrovata nell'auto di Herman a Liegi.

"Ci sono elementi, ma anche contro-elementi" che possono far parlare di terrorismo per la strage di ieri a Liegi, "ma dobbiamo aspettare i risultati dell'inchiesta", ha detto ancora Jambon. "Ci sono inoltre segnali che dicono che" Herman "si fosse radicalizzato in carcere, ma ci dobbiamo porre molte domande" su questo, ha aggiunto il ministro, così come sui "segnali che indicano che fosse drogato".

La sparatoria

Due poliziotti e un passante sono stati uccisi durante la sparatoria di ieri a Liegi. Altri due poliziotti sono rimasti feriti. La sparatoria è avvenuta intorno alle 10,30 nel centro della città belga.

Herman ha sparato contro due agenti di polizia e un passante al Cafè des Augustins, nella via omonima. L'uomo è poi fuggito ma è stato successivamente ucciso dagli agenti belgi. Testimoni hanno riferito che l'uomo urlava "Allah Akbar" durante il suo attacco.

Herman era stato fermato per un controllo di routine davanti al liceo Léonie de Waha. Il killer "ha preso di mira 2 agenti, li ha aggrediti alle spalle" con "un'arma bianca", hanno detto gli inquirenti. Dopo l'aggressione agli agenti, due donne, il terrorista "si è quindi impossessato delle armi di servizio utilizzandole contro di loro" e uccidendoli. Poi ha sparato a "un giovane di 22 anni seduto in un'auto dal lato passeggero" e "in seguito è entrato nel Liceo" de Waha dove "ha preso in ostaggio una donna". A quel punto è intervenuta la polizia e il killer ha sparato ferendo due agenti. Quindi è stato ucciso. Così il Procuratore di Liegi.

Il procuratore federale belga, competente per i casi di terrorismo, ha rilevato l'inchiesta sulla sparatoria: "Il caso è stato affidato ai procuratori federali, perché ci sono elementi che vanno nella direzione di un attentato terroristico", ha detto subito dopo l'attacco Eric Van Der Sypt, portavoce del procuratore. Herman, nato nel 1982, aveva un passato da criminale comune ed era entrato e uscito varie volte di prigione. L'ultima lunedì, per un congedo. Violento e solitario, si è appreso che l'uomo era stato schedato dal 2017 perché sospettato di radicalizzazione.

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