Vaccini, adesso facciamo gol poi torniamo pure a discutere
Sono d’accordo sulla necessità del vaccino, ma trattare medici e personale sanitario che rifiutano il vaccino come “criminali” ai quali fare un processo mediatico, senza che si sia mai ascoltata...
Caro direttore,
sono d’accordo sulla necessità del vaccino, ma trattare medici e personale sanitario che rifiutano il vaccino come “criminali” ai quali fare un processo mediatico, senza che si sia mai ascoltata alla radio o letto sui quotidiani una qualsiasi ragione della loro scelta, è una violazione della libertà di espressione e una condanna senza processo. Credo sia un diritto del lettore conoscere le ragioni di questi “dottori-contro”, condannati al silenzio- stampa.
sono d’accordo sulla necessità del vaccino, ma trattare medici e personale sanitario che rifiutano il vaccino come “criminali” ai quali fare un processo mediatico, senza che si sia mai ascoltata alla radio o letto sui quotidiani una qualsiasi ragione della loro scelta, è una violazione della libertà di espressione e una condanna senza processo. Credo sia un diritto del lettore conoscere le ragioni di questi “dottori-contro”, condannati al silenzio- stampa.
Giovanni Perotti Cattedra Unesco di Genova Antropologia della Salute-biosfera e sistemi di cura
Non partecipo a processi mediatici e nemmeno intendo organizzarli, gentile e caro professor Perotti. E né “Avvenire” né io personalmente siamo inclini a criminalizzare (o giudicare) chicchessia, figuriamoci i medici e loro essenziali collaboratori. Abbiamo spiegato al meglio possibile caratteristiche, pregi e difetti noti dei vaccini e perché si è concluso che ci sono indispensabili contro la pandemia. E a proposito delle reazioni a questo dato di cronaca abbiamo offerto punti di vista, opinioni e riferimenti morali. Non pregiudizi, e tantomeno “sentenze”. Ma sulla lotta al Covid condividiamo con tanti, e tantissimi addetti ai lavori, un’idea ormai molto solida e chiara, che – in modo popolare e, se vuole, popolano – sintetizzerei così: facciamo gol, e poi discutiamo. Tradotto: di dibattiti se ne fanno anche troppi, ora pensiamo a contrastare nei modi appropriati (e approvati dai comitati etico-scientifici) la pandemia, curiamo in sicurezza le persone e realizziamo un bene comune che tutti possono vedere e capire. Immunizzare il personale sanitario pare anche a me una precondizione essenziale per raggiungere tali obiettivi. Per questo si sta andando anche normativamente verso un obbligo non solo morale a vaccinarsi degli operatori sanitari. Sono stato educato a rispettare e ascoltare ognuno, anche le minoranze, ma di più le persone a rischio e la voce di coscienza che impone di stare al loro fianco nei modi giusti e possibili. Altrimenti si cambia mestiere.
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