Quanto pesa davvero l'intesa anti-profughi coi capibanda libici (coscienza e tasche)

July 5, 2021
Caro direttore,
si avvicina il 15 luglio, giorno in cui il Parlamento voterà sicuramente il rinnovo così com’è della 'missione' italiana in Libia. Non so quanti italiani, oltre i lettori di 'Avvenire', ne siano a conoscenza. Non so quale spazio la stampa italiana riservi alla vicenda. Mi chiedo perché gli enti che si occupano di rifugiati e di migranti e non promuovano manifestazioni di civile contestazione del cosiddetto 'trattato Minniti'. Quanta buona accoglienza si sarebbe potuta fare con i quasi mille milioni di euro che l’Italia ha investito negli ultimi 5 anni per bloccare 'a tutti i costi' i flussi migratori!
Giovanna Vergnano Chieri (To)
Abbiamo ribattezzato certi capibanda libici 'sindaci' e abbiamo fatto patti con loro. Persino nei campi di detenzione 'governativi' si continuano a commettere intollerabili violenze sulle recluse e sui reclusi per la colpa di essere emigrati dal loro Paese. È una vergogna che ci pesa sulla coscienza e – come lei ricorda, gentile signora Giovanna – anche sulle tasche. Tra pochi giorni si rischia di ripetere l’errore, invece di battere con decisione la strada maestra della rimozione alla radice delle cause delle migrazioni irregolari, sistematizzando i 'corridoi umanitari' e dando seguito alle buone idee della ministra Lamorgese per riattivare decenti flussi controllati e regolari di emigrazione per lavoro (stagionale e no). Non tutti hanno taciuto, non tutti taceranno in questo nostro Paese che si è ammalato di propaganda cattivista e di politica senza visione né spina dorsale e dalla morale intermittente.

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