Filastrocca della scala per il Cielo la Natività a portata d’infanzia
di Redazione
SANTA CLARA
Santa Clara imprestemm’ la vostra scala per andà in Paradis per andà in Paradis a trovà san Dionis I angioi che cantava la Madonna la sospirava sospirava rosa e fior l’è nassuu noster Signor L’è nassuu in Bettelemm senza fassà né pattej per fassà quel Gesù bell’
oh che bella compagnia
U ’
l Bambì ’n da cuna
Dù
l’asén e ’l bo
Tri
e re maisge
Quater
e evangelisti
Zich
e piaghe dol Signor
Sès
san Zaccaria
Sèt
e allegrezze d’la Madonna
O
ol pòrto di Roma
Nof
la còrte de àngei
Dès
e comandamenti
Ondes
e lamenti
Dodés
e apòstoi
Questa antica filastrocca è tratta dalle raccolte di canti popolari milanesi di Carlo Tenca (1816-1883) letterato, giornalista e politico risorgimentale. In questo canto tipico del repertorio infantile le scene della Natività sono arricchite da formule ritmiche enumerative che favoriscono la trasmissione di vari contenuti religiosi e l’apprendimento del linguaggio, come è consuetudine nella maggior parte di canti rivolti all’infanzia. Di grande suggestione poetica è l’invocazione iniziale con la richiesta di una scala per salire in Paradiso. Per la caratteristica ritmicità questo canto è stato largamente proposto in diverse edizioni della Chiarastella da gruppi di bambini provenienti da varie scuole italiane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA






