Dettagli cruciali, esempi pure

May 7, 2011
Caro direttore, come dice il proverbio, «il diavolo si nasconde nei dettagli». Ogni giorno sentiamo i politici parlare della difesa del lavoro italiano, del Made in Italy , della necessità di privilegiare i prodotti nazionali.Dopo di che non si vede un solo politico usare un’auto italiana, a cominciare da Berlusconi, Bossi e tutti gli altri. Tra l’altro si tratta di auto che costano decine di migliaia di euro, e molte di quelle auto sono pagate dai contribuenti. Questo dettaglio, nella sua poca importanza, evidenzia a mio giudizio la mancanza di coerenza e quindi di sincerità dei politici nostrani.
Lia Dezman
La frase che lei cita, gentile signora, è effettivamente diventata in qualche modo proverbiale, ma rappresenta – a quanto so – il capovolgimento esatto di tutt’altra affermazione: «Il buon Dio si cela nel dettaglio», la cui paternità è attribuita da taluni allo scrittore Gustave Flaubert («
Le bon Dieu est dans le détail
») da altri allo storico dell’arte Aby Warburg («
Der liebe Gott steckt im Detail
») e da altri ancora all’architetto Mies van Der Rohe («
God is in the details
»). Le varianti non sono indifferenti, e forse quella che a me più piace e convince è proprio quella che ho scritto in italiano e che traduce esattamente i concetti espressi da Warburg. Ma vengo al vero tema che lei propone. E sto al suo gioco, accettando il senso della provocazione. Dico subito che non credo che si possa necessariamente stabilire il «tasso di sincerità e di coerenza» di chiunque a partire dall’auto che usa (tanto più che il rapporto di noi italiani con le quattro ruote non è prevalentemente funzionale, ma emozionale e, spesso, lontano dalla logica...), tuttavia penso anch’io che un uomo pubblico italiano dovrebbe, almeno nell’esercizio delle sue funzioni, sentire il dovere e il piacere di circolare esclusivamente con una macchina italiana. E questo perché ritengo che chi rappresenta e amministra un Paese debba saperlo fare anche preferendo, ogni volta che può, prodotti e mezzi frutto dell’ingegno e del lavoro dei suoi concittadini. È un modo per aiutare materialmente e moralmente il popolo di cui si è parte a stimare se stesso e volersi un po’ più bene. A questo proposito, mi piace sottolineare la bella e ininterrotta tradizione degli ospiti del Quirinale: il capo dello Stato sempre, e da sempre, 'viaggia italiano'. Alte cariche, uomini di governo ed eletti di ogni livello – dal Parlamento nazionale ai Comuni – dovrebbero semplicemente prendere esempio. E, a loro volta, darlo a tutti noi.

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