sabato 28 maggio 2022
Punto di riferimento per decenni nella Chiesa bolognese, era stato segretario del cardinal Lercaro. Il suo ultimo gesto pubblico: la benedizione in piazza Maggiore con la Madonna di San Luca
Monsignor Ernesto Vecchi

Monsignor Ernesto Vecchi

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L’ultimo gesto pubblico è stato la benedizione in piazza Maggiore – la sera del 26 maggio al posto del cardinale Zuppi – per la festa della Beata Vergine di San Luca, con la veneratissima immagine del Santuario scesa in città, come ogni anno. Monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare emerito di Bologna, è morto nella serata di sabato 28 per un malore nella sua abitazione. «Il Vescovo era atteso in Cattedrale, come ogni sera, per la preghiera del Rosario davanti alla Madonna di San Luca – riferisce il sito dell’Arcidiocesi –. In Cattedrale è stato dato l’annuncio all’inizio della preghiera, mentre i campanari, impegnati sul campanile di San Pietro, hanno eseguito l’annuncio funebre». Un lutto improvviso e doloroso per la Chiesa bolognese in festa per la "sua" amatissima Madonna e per la nomina dell’arcivescovo a presidente della Cei, e che ora piange un pastore forte e autentico, un punto di riferimento conosciutissimo e amato da tutti.
86 anni, bolognese di San Matteo della Decima, venne ordinato sacerdote dal cardinale Lercaro nel 1963, diventandone poi segretario particolare, fino al 1969. Per i vent’anni successivi fu parroco al Cuore Immacolato di Maria a Borgo Panigale. L’11 dicembre 1987 il cardinale Giacomo Biffi lo nominò pro-vicario generale della diocesi e moderator curiæ. Il 18 luglio 1998 fu eletto da san Giovanni Paolo II vescovo ausiliare di Bologna, con l’ordinazione episcopale 13 settembre dal cardinale Biffi. Il 28 maggio 2004 il cardinale Carlo Caffarra lo volle vicario generale, con la rinuncia per motivi di età accolta da Benedetto XVI l’8 febbraio 2011. Il 2 febbraio 2013 papa Francesco lo nominò amministratore apostolico della diocesi di Terni-Nanni-Amelia, incarico che terminò il 21 giugno 2014.

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