sabato 12 febbraio 2022
Il Viminale ha regalato 10 imbarcazioni usate per arrivare a Lampedusa alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. Il laboratorio dei detenuti di Opera ne ricaverà strumenti musicali e crocifissi
Papa Francesco con, alla sua destra, Arnoldo Mosca Mondadori, Nicola Piovani e Carlo Maria Parazzoli

Papa Francesco con, alla sua destra, Arnoldo Mosca Mondadori, Nicola Piovani e Carlo Maria Parazzoli - A.M.M.

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Dal legno di dieci barconi spiaggiati nasceranno croci e strumenti di speranza per far suonare l’"orchestra del mare". La sfida è offrire una testimonianza culturale di un dramma epocale attraverso i legni simbolo dell’immigrazione irregolare dando allo stesso tempo lavoro ai detenuti. A Lampedusa le imbarcazioni in legno utilizzate per raggiungere la porta d’Europa restano sotto sequestro per anni. Poi vanno inevitabilmente "smaltite". Dieci di queste sono state donate per finalità sociali dal Viminale alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano grazie all’impulso del ministro Luciana Lamorgese.

Con il legname ricavato dalle barche, la Fondazione - che in Italia e all’estero sostiene le fasce più fragili della società - avvierà un progetto di reinserimento sociale realizzando strumenti musicali, crocefissi, rosari nella falegnameria in cui prestano servizio i detenuti del carcere milanese di Opera. La donazione è stata possibile anche grazie alla sensibilità di diverse realtà istituzionali, tra cui l’agenzia delle Dogane diretta da Marcello Minenna con il funzionario dell’agenzia lampedusana Luca Benini, la prefettura di Agrigento e la procura della Repubblica presso il Tribunale della città siciliana.

«Queste barche dovevano essere distrutte – spiega il presidente della Fondazione Arnoldo Mosca Mondadori – noi le abbiamo chieste per trasformarle in simboli del dramma dell’immigrazione e farne strumento di cultura.

Un’operazione che è l’evoluzione del progetto "Violino del Mare" realizzato con i legni di altri barconi approdati a Lanpedusa dal maestro liutaio Enrico Allorto insieme alle persone detenute assunte nel laboratorio dalla Cooperativa Casa dello Spirito e delle Arti. Lo strumento e il progetto sono stati presentati il 4 febbraio scorso in Vaticano al Papa davanti al quale è stata suonata da Carlo Parazzoli, primo violino dell’accademia di Santa Cecilia, una composizione del maestro Nicola Piovani.

«Con il legno dei 10 nuovi barconi – prosegue Arnoldo Mosca Mondadori - su cui hanno viaggiato persone migranti, molte delle quali non sono riuscite neppure a concludere il viaggio, verrà creata l’orchestra del mare a disposizione del giovani».

D’accordo con la direzione del carcere di Opera un barcone sarà a disposizione di scuole e gruppi perché i migranti possano testimoniare come si viaggia su barche di 9 metri ammassati. Altre cinque croci di Lampedusa sono già in viaggio nei cinque continenti, ma con il legno nuovo saranno intagliati rosari e crocifissi da appendere alle pareti delle scuole. L’obiettivo è combattere l’indifferenza con l’arte, la cultura e la preghiera.

«Nei giorni scorsi ho assistito sull’isola a uno sbarco di persone migranti – racconta Mondadori –. Ho toccato le loro mani gelate. Tremavano dal freddo, c’erano bambini. Se un politico usa queste persone per avere voti, è da cacciare. Di fronte a questa umanità si deve tacere e fare i conti con noi stessi».

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