venerdì 8 giugno 2018
E' la prima volta che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite impone sanzioni restrittive in Libia. Colpiti quattro cittadini libici e due eritrei per tratta di esseri umani
Scacco ai trafficanti, risoluzione Onu per sei scafisti
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Scacco ai trafficanti milionari della Libia. Questa volta a scendere in campo, per la prima volta nella storia dei diritti umani, è proprio l’Onu. Una risposta senza precedenti contro il commercio di esseri umani. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha deciso di sanzionare quattro cittadini libici e due eritrei che gestiscono reti di traffico di esseri umani in Libia, impedendo loro di uscire dal paese e bloccando i loro conti correnti: è la prima volta che l’Onu impone sanzioni internazionali a trafficanti di esseri umani. Uno di loro è un comandante della Guardia costiera libica, la stessa supportata (con denaro e mezzi) dall’Europa e dall’Italia. L’uomo è accusato di uso delle armi per affondare deliberatamente i barconi su cui viaggiavano i migranti.

La risoluzione è stata presentata dai Paesi Bassi e approvata con il sostegno di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. I provvedimenti prevedono il congelamento immediato dei conti bancari riconducibili a queste persone, a cui sarà anche
impedito di viaggiare. Le sanzioni, proposte a inizio maggio, erano state rallentate dall'approvazione della Russia che aveva chiesto tempo per esaminare le prove d’accusa. I sei uomini sanzionati sono gli eritrei Ermias Ghermay e Fitiwi Abdelrazak e i libici Ahmad Oumar al Dabbashi, Musab Abu Qarin, Mohammed Kachlaf e Abd al Rahman al Milad, capo di un’unità di una Guardia costiera regionale libica.

"Si tratta di uomini giovani, per lo più trentenni – spiegano i pm olandesi - persone senza scrupoli che agiscono per arricchirsi, con i loro sporchi affari e le loro milizie, sulla pelle dei migranti. Persone che si sentono intoccabili e invincibili”. Il ministro degli Esteri olandese, Stef Blok, ha dichiarato alla Cnn che la condanna del comandante della Guardia costiera libica "dimostra che andremo ovunque e colpiremo qualsiasi organizzazione per scovare e punire i responsabili, anche se è un'organizzazione con cui stiamo lavorando insieme in altri campi".


Il traffico di essere umani, sottolinea l’Onu nel suo documento, “ ha raggiunto una scala e un livello di gravità senza precedenti”, si tratta di “attività illecite che hanno provocato migliaia di vittime sulla terraferma e in mare". "Questo cinico modello di business ha permesso ai gruppi armati di accumulare una vasta ricchezza", aggiunge.

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