Il proiettile in chiesa: il «dolore» di don Patriciello, le parole di Meloni

La vicinanza di Mattarella. L'uomo che ha consegnato il proiettile al sacerdote durante l'eucaristia è stato arrestato. Oggi vertice del Comitato per la sicurezza. Intensificata la scorta al parroco
September 28, 2025
Il proiettile in chiesa: il «dolore» di don Patriciello, le parole di Meloni
ANSA | Don Maurizio Patriciello
«È stato un gesto forte e per me anche doloroso perché la Messa delle 10 è la Messa dei bambini e per me i bambini sono un sacramento». Don Maurizio Patriciello non si è nascosto, dopo l'intimidazione subita ieri, quando un uomo gli ha consegnato un fazzoletto con un proiettile all'interno. Ha parlato con i giornalisti, ha spiegato che il dolore più grande è che «questo avvenisse durante questa messa, davanti ai bambini, mentre veniva a fare la comunione, questo non me lo aspettavo proprio». L'uomo, un 75enne noto alle forze dell'ordine e sofferente di una psicopatologia diagnostica che ieri non gli ha evitato l'arresto, ha detto che è stato mandato a fare quella "consegna". «Bisogna capire chi lo ha mandato e perché», ha commentato don Patriciello.
Ma padre Maurizio ha incassato la solidarietà delle istituzioni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire al parroco di Caivano la sua «vicinanza e la sua solidarietà dopo il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni definisce quanto accaduto un gesto «vigliacco e criminale» e assicura che lo Stato non farà alcun passo indietro. Ma ora resta da capire: se a Caivano, da quando si sono accesi i riflettori del governo, qualcosa è davvero cambiato oppure, quanto vissuto in questi mesi, non è stato altro che una tregua.
I fatti sono questi. Dopo le due stese di sabato sera, don Maurizio era intervenuto sui social, come sempre: «Le due orribili stese a pochi passi dalla mia parrocchia, stanno a dire una cosa importante, che nessuna persona, amante della verità e del territorio, può smentire. A Caivano e dintorni la malavita organizzata - ben radicata da anni - ha ricevuto, in questi ultimi mesi, un durissimo colpo». E poi ancora: «Stolti, non illudetevi. Non siete più scaltri di chi vi ha preceduto. Avete il fiato sul collo». Domenica alle 10, la Messa, come sempre. È stata Pina Castiello, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, a raccontare quanto accaduto. Era lì, nella chiesa di Caivano. E ha visto tutto: «È raccapricciante e vergognoso quello che è accaduto questa mattina in mia presenza, a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo dall'interno del Parco Verde durante la messa officiata da don Maurizio Patriciello. Un esponente della criminalità locale confondendosi tra i fedeli in fila per il rito di comunione, si è avvicinato a don Maurizio Patriciello e gli ha consegnato un fazzoletto contenente un proiettile, dileguandosi poi velocemente».
Forse il proiettile era proprio uno di quelli delle stese di sabato quando un gruppo di una decina di persone a bordo di sette-otto scooter ha esploso diversi colpi di pistola. L'uomo, Vittorio de Luca, 75enne, è stato prima bloccato e poi arrestato dagli uomini della scorta di don Patriciello e dai Carabinieri del servizio di vigilanza. Avrebbe manifestato in passato problemi psichiatrici.
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, ha sentito al telefono don Maurizio Patriciello per esprimergli la propria solidarietà e ribadire la vicinanza dello Stato alla comunità di Caivano. Il ministro ha preannunciato una visita a breve a Caivano ma intanto, già da oggi, gli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri hanno inviato pattuglie aggiuntive per presidiare il Parco Verde. Inoltre, è stata disposta l'intensificazione delle misure di tutela nei confronti di don Patriciello. Oggi si terrà una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica focalizzato sugli episodi di Parco Verde.
La solidarietà a don Maurizio ha attraversato i partiti. «Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro», ha scritto la premier sui social. «Vili minacce», le ha definite il presidente della Camera, Lorenzo Fontana mentre il leader della Lega Matteo Salvini assicura che «la malavita non riuscirà a far tacere chi difende legalità e giustizia. Paura? Mai». Il presidente M5S, Giuseppe Conte, parla di «episodio vergognoso» così come il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, assicura che «le minacce non fermeranno la sua opera».
«I cittadini onesti del Parco Verde , che rappresentano la stragrande maggioranza, e don Maurizio Patriciello non saranno lasciati soli. Lo Stato è presente e continuerà ad esserlo», promette il prefetto di Napoli, Michele di Bari.

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