giovedì 22 luglio 2021
L'Istituto superiore di sanità: contaminato un gioco liquido su cinque
Insidie nei giocattoli per bambini

Insidie nei giocattoli per bambini - Archivio Ansa

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Il 19% dei 256 giocattoli contenenti liquidi o gel esaminati dall'Istituto Superiore di Sanità non è conforme ai criteri di sicurezza igienico-sanitaria stabiliti dalle linee guida europee. I controlli sono stati effettuati nel quinquennio 2016-2020 e hanno preso in esame diversi prodotti commercializzati in Italia, dalle bolle di sapone agli animaletti di gomma ripieni di gel, dalle palline anti stress, alle tempere da stendere con le dita: in 48 di questi prodotti sono stati rintracciati batteri mesofili aerobi (16,4%), muffe e lieviti (3,9%), Pseudomonas aeruginosa (3,5%). Diverse le cause della presenza di questi agenti contaminanti, come spiega un approfondimento a cura del Dipartimento di Ambiente e Salute dell'Iss, pubblicato sul portale dell'istituto: “Negligenza nei processi di produzione, uso improprio di materie prime, imballaggi erroneamente sigillati, condizioni di conservazione inadeguate, perdita di efficacia dei conservanti, nonché atti di contraffazione”.

Il pericolo concreto - si legge nel documento - è che “il liquido contenuto nei giocattoli sia microbiologicamente contaminato e che, qualora ingerito, inalato o entrato a contatto con le mucose, possa essere causa dell'insorgenza di infezioni e malattie”. Fin qui le cattive notizie: quella buona è che la percentuale di non conformità dei giocattoli e nettamente inferiore a quella ottenuta nel corso delle analisi del decennio precedente, quando i prodotti fuori norma risultavano essere ben oltre la metà, il 66%.

L'Istituto Superiore di Sanità fa una serie di ipotesi per spiegare il miglioramento, per esempio una maggiore cura nelle diverse fasi di produzione dei giocattoli, con l'uso di disinfettanti e conservanti che possono contribuire a mantenere basse le cariche microbiche”. A pesare, però, sono anche valori limite meno stringenti rispetto al passato dei parametri microbiologici a cui adeguarsi. Il rischio, precisa l'Iss, “potrebbe non essere correlato a problemi diretti o immediati per la salute in una popolazione adulta e sana” ma - prosegue - “ben diverso è lo scenario per i bambini, che possono fare del giocattolo un uso improprio”. Oltre ad attenti controlli - è il consiglio dell'Iss - “è opportuno diffondere informazioni per un utilizzo corretto e consapevole di questi prodotti”.

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