Chi sono oggi i buoni maestri sulla strada verso l’Infinito?
mercoledì 15 gennaio 2025
Abbiamo tutti bisogno di buoni maestri che ci ricordino le cose essenziali e che ci aiutino a trovare la nostra strada ogni giorno, passo dopo passo verso la meta che dà senso all’intera esistenza: il cuore di Dio. Per san Mauro, monaco del VI secolo, la guida fu lo stesso Benedetto, il fondatore del monachesimo occidentale, che vide in lui il modello perfetto della sua “regola”. Quando fu affidato a san Benedetto, d’altra parte, Mauro era un ragazzo, figlio di un patrizio romano, che l’aveva mandato a Subiaco perché aveva colto la “profezia” e il rigore contenuti nell’impegno benedettino. Era nato nel 512 dal senatore e console Eutichio e dalla nobile Giulia. Assieme al giovane Mauro c’era anche un amico, Placido, che, si racconta, un giorno venne miracolosamente salvato dall’annegamento in un lago proprio da Mauro. Un segno al quale la tradizione aggiunge anche altri, attribuiti sempre all’intercessione di Mauro, che rimase a Subiaco quando nel 529 gli altri monaci si trasferirono a Cassino. Dalla Francia, poi, giunse la richiesta del vescovo di Le Mans di inviare evangelizzatori e monaci, così Benedetto non esitò a inviare Oltralpe anche Mauro. Qui la sua vita si concluse, forse nel 584, non prima di aver fondato diversi monasteri. Altri santi. Santa Secondina di Anagni, martire (III sec.); sant’Arnoldo Janssen, fondatore (1837-1909). Letture. Romano. Eb 2,14-18; Sal 104; Mc 1,29-39. Ambrosiano. Sir 43,1-8; Sal 103 (104); Mc 1,21-34. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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