mercoledì 12 novembre 2014
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Morire a 20 anni è sempre una sconfitta. Se ad andarsene, poi, è un fiore appena sbocciato su un prato di calcio, la sconfitta è di quelle indelebili. Eppure, nella fine precoce di Lorenzo Costantini, ventenne calciatore della Primavera del Lanciano, uno spiraglio di speranza, una piccola vittoria da conservare, c’è. Nell’intronata routine del calcio stellare, Lorenzo non è passato come una meteora di serie B. Quando dopo l’intervento per un infortunio al ginocchio gli è stata diagnosticata la peggiore delle leucemie (linfoblastica acuta), le grandi firme del pallone si sono subito mobilitate. Il 'terribile' Zlatan Ibrahimovic ha confermato che nella vita extracampo possiede un cuore d’oro: ha colto al volo l’assist generoso del piccolo compagno al Paris Saint Germain Marco Verratti e del suo procuratore Donato Di Campli. Da loro è partita la raccolta fondi per assicurare a Lorenzo le migliori cure specialistiche. Dalla Francia, con Ibra e Verratti, si è mosso anche il portiere azzurro Salvatore Sirigu e poi a catena i mister Eusebio Di Francesco e Roberto Mancini, il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi e tanti altri della tribù del calcio che conta. Per tutti loro, Lorenzo è diventato il fratello minore, il figlio da proteggere da quel terribile male che, purtroppo, la scienza ci informa impietosa uccidere un paziente su due. Il giovane Costantini era un difensore, ma contro la malattia ha lottato e si è spinto all’attacco, fino all’ultimo minuto. La onlus che porta il suo nome infatti l’hanno voluta intitolare 'Lorenzo facci un gol'. Ed è con la speranza di un gol-salvezza che la sua 'squadra del cuore' l’ha seguito amorevolmente nei giorni della chemio e del trapianto di midollo osseo donatogli da sua sorella Roberta. Per Lorenzo sono stati raccolti 600mila dollari, soldi che sono serviti a garantirgli le cure migliori e il volo per il tentativo triste, disperato e finale, nel centro specialistico dell’Università di Pennsilvanya. Lorenzo non ce l’ha fatta a restare con noi, ma la sua breve e indimenticabile corsa, come quella di altri piccoli eroi esemplari del calcio (Andrea Fortunato, Carmelo Imbriani, Flavio Falzetti: giovani stroncati dalla leucemia) è servita a tutti, specie al calcio milionario, a vedere la luce buona delle stelle. E questo resterà per sempre il gol di Lorenzo.
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