martedì 14 aprile 2020
Le nazioni ricche pronte a sospendere i pagamenti se parteciperanno anche quelli del G20 e le istituzioni finanziarie del Club di Parigi. Il Fmi si è già mosso lunedì
Lavoratori a giornata aspettano che qualcuno li faccia lavorare a Hyderabad, in Pakistan

Lavoratori a giornata aspettano che qualcuno li faccia lavorare a Hyderabad, in Pakistan - Ansa-Epa

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I ministri dell’Economia del G7 sono pronti a sospendere il pagamento dei debiti dei Paesi più poveri così da aiutarli a gestire l’impatto sanitario ed economico del Covid-19. Nel documento conclusivo del vertice (a distanza) di oggi, pubblicato dal Tesoro americano, i ministri dichiarano di appoggiare gli sforzi multilaterali per aiutare gli Stati più poveri e aggiungono di essere pronti «a offrire una sospensione limitata nel tempo dei pagamenti dei debiti dovuti da tutti i Paesi ammissibili al finanziamento agevolato della Banca mondiale, se partecipano tutti i creditori ufficiali del G20 e se concordato con il Club di Parigi (l’associazione delle principali istituzioni finanziarie del mondo, ndr)».

I ministri hanno anche confermato l’impegno a coordinare le politiche per contrastare la pandemia e i suoi effetti economici.

Lunedì il Fondo monetario internazionale ha approvato la sospensione immediata del pagamento dei debiti per 25 degli Stati più poveri. Il 2 aprile la Banca mondiale ha lanciato le prime misure di emergenza, 1,9 miliardi di dollari per 25 Paesi poveri, e si è detta pronta a soccorrere le nazioni più in difficoltà con 160 miliardi di dollari complessivi in 15 mesi.

Nel Messaggio Pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi il Papa aveva invitato a mettere «in condizione tutti gli Stati di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli più poveri».

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