Chi rende possibile il futuro
Caro direttore,
le inviamo una breve sintesi della storia della nostra famiglia. Nozze 1966, sposi Pietro ed Elena. Sabato 12 gennaio 2013, dopo 47 anni di grazia e benedizioni del Cielo, con fede crescente, più consapevole, cosciente e responsabile, abbiamo lodato e ringraziato in modo speciale il Signore buono e misericordioso, per il dono della vita, per l’amore coniugale che ci unisce sempre più dolcemente e teneramente, per Maria Lucia, Alberto e Donatella, i nostri (Suoi!) tre stupendi figli che ci hanno fatto diventare "nonni attivi" di tre splendidi nipotini: Matilda Luna, Arianna e Samuele che proprio il 12 gennaio ha compiuto 17 mesi. La nostra, caro direttore, è una piccola, normale storia d’amore di una umile famiglia cristiana che, per attraversare il mare calmo e agitato della vita si affida oggi come per il passato, e se Dio vuole per l’avvenire, all’Amore: «Che move il sole e l’altre stelle»... Grazie per l’attenzione e l’accoglienza. Buon anno a lei e a tutti i suoi collaboratori.
Pietro ed Elena
Buon anno a voi, cari amici. Con un doppio augurio. Il primo, colmo di fraterna amicizia, è di continuare a costruire giorno dopo giorno la «piccola normale storia» di famiglia che mi avete raccontato con felice e fulminea sintesi (e io, tra le righe, leggo anche il non detto: fatiche, sorprese, prove, dolori e ricominciamenti...). Il secondo augurio, è soprattutto una tenace speranza, quella di poter vedere presto la vostra storia familiare (che è la storia buona di tantissima gente semplice della nostra Italia e che dovrebbe essere finalmente e giustamente valorizzata anche solo per il suo significato civile) davvero rispettata e sostenuta invece che tenacemente e insensatamente ignorata e persino osteggiata da chi amministra la cosa pubblica. So bene, cari Pietro ed Elena, che ciò che voi e i vostri figli vivete è illuminato e sostenuto da una ben più grande forza e si fonda su una legge che nessuno può abrogare, ma ci sono doveri – diciamo così – di riconoscimento e di riconoscenza verso quelli come voi che rendono migliore il presente e possibile il futuro che bisogna decidersi a onorare. Penso che chi ci rappresenta – e ci rappresenterà – nelle varie istituzioni, chi è – e sarà – tenuto a governare (a tutti i livelli, locali e centrale) la vita vera del nostro Paese deve capirlo. E deve dimostrarlo coi fatti.
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