Fermati 180 tifosi del Napoli nei Paesi Bassi
di Redazione
Secondo quanto riferito dalla polizia nederlandese di Eindhoven non ci sono stati disordini o risse e l'arresto sarebbe avvenuto proprio per impedirli
Sono circa 180 i tifosi del Napoli che sono stati arrestati ieri sera nel centro di Eindhoven, nei Paesi Bassi. L'agenzia Algemeen Nederlands Persbureau (Anp) ha spiegato che le persone arrestate avrebbero «causato disordini con il loro comportamento» e che altri quattro tifosi (probabilmente del Psv) sarebbero stati fermati per lo stesso motivo in diverse zone della stessa Eindhoven, dove stasera la squadra di calcio partenopea sfiderà la squadra locale del Psv Eindhoven nella terza giornata della fase campionato della Champions League.
La polizia nederlandese ha fatto sapere che i tifosi napoletani sono stati portati nella stazione di polizia di Mathildelaan, dove li stanno interrogando. Le autorità hanno anche precisato che non si sono verificati veri e propri disordini o risse: secondo un portavoce, le autorità hanno voluto impedirlo proprio con gli arresti. Lo riporta l'agenzia di stampa locale Anp, aggiungendo che non risultano che ci sono stati nemmeno scontri con i tifosi del Psv.
La polizia nederlandese ha descritto i tifosi del Napoli come un «gruppo numeroso» con una «certa atmosfera»: gli agenti hanno chiesto ai tifosi di lasciare il centro città, ma le loro richieste sarebbero state ignorate. I tifosi sono quindi stati arrestati per violazione del regolamento comunale in materia di assembramenti e sono stati portati in autobus alla stazione di polizia. Alcune persone fermate non avrebbero i biglietti per la partita di Champions League di stasera tra Psv e Napoli.
Il sindaco di Eindhoven, Jeroen Dijsselbloem, aveva precedentemente istituito una zona di sicurezza ad alto rischio in visione della partita. Ciò consente alla polizia di effettuare perquisizioni preventive nel centro e in altri luoghi della città.
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