«Dall'Italia all'America, diamo voce ai più poveri tra i poveri»
Parla Jor-El Godsey, presidente di Heartbeat International, ospite del convegno nazionale del Movimento per la Vita di Jesi, a capo della più grande rete mondiale di centri di aiuto alla vita

Jor-El Godsey è presidente di Heartbeat International, la prima e più grande rete di centri e servizi di aiuto alla gravidanza difficile nel mondo. Oggi Heartbeat è una rete di 3.900 centri di aiuto alla Vita in oltre 100 paesi nel mondo. Jor-El Godsey viaggerà dall’Ohio a Loreto per essere presente con i volontari del Movimento per la Vita italiano e festeggiare i primi 50 anni di vita e speranza del MpV.
Con che sentimenti arriva in Italia?
È una grande gioia partecipare a questa celebrazione. Cinquant’anni sono una tappa straordinaria per un movimento pro life globale. Vedo questo anniversario come la naturale continuazione della visione di Carlo Casini, che ha saputo mostrare al mondo la forza dell’amore concretizzato in impegno culturale e aiuto reale e fattivo.
Quali sono le sfide del movimento mondiale di sostegno alla gravidanza e in che modo la storia del MpV può essere d’aiuto per affrontarle?
Il MpV è stato, e continua a essere, una luce che brilla costantemente in tutta Italia e anche oltre i suoi confini. Oggi rappresenta la seconda rete più grande al mondo di centri e servizi per la vita, seconda soltanto a quella statunitense. È un risultato straordinario, che dimostra come la visione unita al sacrificio personale e alla passione possano trasformarsi in un impegno concreto e duraturo. Molti Paesi europei avrebbero bisogno di iniziative altrettanto solide, ma spesso manca quella determinazione che in Italia ha reso possibile tutto questo. L’esperienza del MpV dimostra cosa possa nascere da una leadership lungimirante e da una comunità di persone appassionate. Il lavoro sui giovani e la capacità di creare legami forti tra i volontari sono la chiave di un impatto profondo: un modello da imitare a livello internazionale.
Come possono i cristiani di diverse confessioni collaborare per servire la vita e le madri, riconoscendo il volto di Cristo nei più poveri tra i poveri?
Gesù ci ha chiamati ad accogliere i bambini e a prenderci cura dei più piccoli. Negli esseri umani non ancora nati, invisibili agli occhi ma non al cuore, riconosciamo l’immagine stessa di Dio. Ritrovarsi a Loreto significa unire questo invito di Cristo alla celebrazione della maternità che Maria illumina per tutti i cristiani, al di là delle differenze confessionali.
Il Giubileo del MpV nell’anno giubilare della Chiesa cattolica dedicato alla Speranza: qual è oggi il messaggio di speranza che i movimenti per la vita portano nel mondo?
La speranza è il cuore stesso della missione dei centri di aiuto alla vita. È la certezza che ogni vita nasce dalle mani di Dio e che, anche quando sembra non esserci una via d’uscita, Egli apre sempre un cammino. Ma non è solo una speranza che custodiamo: è una speranza che doniamo. La offriamo alle donne che vivono una gravidanza inattesa, spesso tra paura e solitudine. Speriamo per loro e con loro, aiutandole a trovare la forza di dire “sì” al dono prezioso della vita. Tutto questo si intreccia oggi nel Giubileo della Chiesa cattolica e in quello del MpV, unendo fede e impegno in un unico messaggio di amore e speranza.
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