sabato 18 febbraio 2012
Colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente. (Sal 15,2)Chi abiterà la montagna del Signore, chi resterà protetto nella sua casa? Dove abita il mio Dio perché possa bussare alla sua porta? Ti cerco Signore, in te ogni pace, la mia pretendo. Domande che provocano il credente, l'uomo giusto interroga il cielo per trovare armonia in terra e mentre scruta le scritture, mentre indaga per interpretare il cielo, aspetta risposta. Dio è altezza e abita in alto, certo la sua distanza è incommensurabile e con il termine perfettissimo la letteratura del sacro si sforza di sintetizzare al di là di ogni possibile grammatica il totalmente altro. Dio, il mio Dio, è imprendibile, indicibile, ma il suo amore, Eterno amore, amore di misericordia e di giustizia, amore di compassione e di verità, ha concesso ai suoi figli di ritracciarlo. Si è abbassato sulla mia miseria, si è chinato sulla mia fragile storia e ha rivestito di potenza la mia debolezza. Cercherò il Signore nell'alto dei cieli, lo cercherò assiso sul trono di tutte le altezze, ma dentro di me di sicuro riuscirò a incontralo se la giustizia sarà il mio pane quotidiano, se la mia lingua non pronuncerà menzogne e parlerà lealmente. Trovare Dio è possibile anche in templi costruiti da mani d'uomo, ma in spirito e verità viaggia meglio l'incontro con l'Alto.
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