La guerra e le ipocrite falsità degli Stati
venerdì 4 marzo 2022
Un ex agente del Kgb, o Comitato per la sicurezza dello Stato nella ex Unione Sovietica, la più longeva e criminale dittatura politica del ventesimo secolo, all'inizio del Duemila ha gradualmente occupato il posto di dittatore nella più estesa nazione del mondo, la Russia, che dall'Europa orientale arriva allo stretto di Bering, punta estrema dell'Asia, oltre la quale c'è l'Alaska, ultimo stato nordorientale degli Usa. Come è noto, i servizi segreti di ogni Paese sono specializzati non solo nel procurarsi il massimo di informazioni utili a capire la politica di altri Stati, sono anche esperti nelle tecniche di diffusione della disinformazione o informazione manipolata e falsa, con cui ingannare i servizi segreti nemici. La competizione e la lotta fra servizi segreti dei vari Stati del mondo sono fondate sullo spionaggio, sull'inganno, sull'eliminazione fisica degli avversari e sul contrasto al terrorismo, di cui peraltro adottano spesso i metodi, per influenzare o determinare decisioni politiche, economiche, militari e altro. Nei Paesi liberaldemocratici siamo abituati a credere che al nostro giornalismo e alle nostre comunicazioni di massa non sfugga quasi nulla e che l'opinione pubblica sia alimentata e orientata da informazioni veridiche. In realtà sono molti gli eventi cruciali sui cui retroscena non si è riusciti a sapere niente di preciso e di certo: l'assassinio di John e Robert Kennedy, l'assassinio di Moro, il terrorismo degli anni settanta in Italia e una quantità di colpi di Stato in varie parti del mondo. Nelle stesse democrazie, se c'è una cosa che non è sottoposta alla trasparenza e al controllo sono le forze armate e i servizi segreti. Al loro interno la democrazia è sospesa. Li chiamiamo "intelligence" ma si tratta di conoscenze esoteriche, vietate, riservate e così nascoste che chi osa rivelarne anche solo una parte corre gravi rischi. Oggi le tecniche informatiche accumulano su ognuno di noi informazioni che ognuno di noi trascura o ignora e che fino a un paio di decenni fa appartenevano alla "privacy"; oggi la coscienza pubblica e privata, le razionalità sociali illuministiche sono troppo spesso un'illusione. Non sappiamo quello che dovremmo sapere e qualcuno sa cose che non dovrebbe sapere. Putin è in tutto e per tutto una creazione dei servizi segreti sovietici e questo spiega tutti i suoi comportamenti. Ha invaso l'Ucraina dopo aver detto fino al giorno prima che non l'avrebbe fatto e in meno di una settimana ha provocato la morte di migliaia di ucraini e di russi. Di questo dobbiamo, dovremo avere "intelligenza" e memoria.
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