martedì 23 gennaio 2018
Cambia la geografia di chi arriva sulle nostre coste: in aumento pachistani che percorrono la rotta dell'Egeo, dalla Turchia e dalla Grecia e tunisini che sbarcano a Lampedusa
Aumentano gli sbarchi: +14,88% a gennaio
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Ritorna il segno positivo degli sbarchi. È la prima volta che succede dallo scorso luglio, da quando cioè il governo italiano ha stretto l'accordo con Tripoli per fermare i flussi. A far impennare il contatore di questo inizio anno, i salvataggi di settimana scorsa (più di 1.600 persone soccorse in mare tra martedì e mercoledì) e lo sbarco "anomalo" a Crotone di un peschereccio proveniente dalla Turchia con 264 migranti a bordo (perlopiù pachistani, iraqeni e siriani).

Dall'1 gennaio a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 2.749 migranti, il 14,88% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (2.393) e il doppio rispetto allo stesso periodo di due anni fa (1.367). Ad aggiornare il dato è il ministero dell'Interno, secondo cui dei 2.749 sbarcati quest'anno, 2.195 provengono dalla Libia, l'1,03% in meno rispetto al periodo corrispondente del 2017 (2.226).


Nel 2018, le nazioni di origine dei migranti sin qui sbarcati sono, nell'ordine, Pakistan (257), Tunisia (232), Libia (192), Nigeria (156), Eritrea (145), Senegal (120), Marocco (106), Costa d'Avorio (88), Iraq (76) e Gambia (72).

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