mercoledì 21 dicembre 2011
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"Anche questo dolore ha un senso: è per qualcuno e per qualcosa il dolore dei bimbi martiri e quello degli anziani estenuati profondamente nella loro corporeità'". Lo ha detto l'arcivescovo Angelo Scola, nell'omelia della Messa celebrata oggi al Policlinico, ai medici, infermieri e pazienti dell'ospedale che oggi ha visitato in occasione del Natale, anticipando la celebrazione della Festa dei Santi Innocenti Martiri dedicata il 28 dicembre dalla Chiesa alla strage degli innocenti compiuta da Erode a Betlemme.Proprio in riferimento al "dolore dei bambini innocenti uccisi", ha detto Scola, "anche questo dolore ha un senso: e' per qualcuno e per qualcosa il dolore dei bimbi e quello degli anziani estenuati profondamente nella loro corporeità. In questo si inserisce la vostra opera - ha proseguito rivolgendosi a medici e infermieri - e questo vostro singolare e straordinario lavoro. Si sopporta tranquillamente la tragedia dell'aborto e si specula su come si debba accompagnare un anziano irreversibilmente segnato dalla malattia alla morte, ma per chi ha una prospettiva sull'umano che non scavalca Dio e lascia al rapporto fra l'uomo e Dio la sostanza ultimadell'uomo e' fuori di dubbio che la morte, il dolore, la malattia, la vecchiaia hanno un significato che chiede e urge salute. Questo innesta sulla domanda di salute di ogni paziente la speranza di salvezza che Cristo ci hameritato lasciandosi immolare".
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