martedì 4 agosto 2015
Al varo un piano per bloccare i sussidi ai richiedenti asilo nel caso in cui la loro domanda venga respinta.
La Chiesa anglicana: così si dimentica l'umanità
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Nuova mossa del governo di David Cameron per scoraggiare l'immigrazione illegale in Gran Bretagna. Il ministero dell'Interno sta per annunciare un piano che prevede la fine dei sussidi e dei benefici del welfare per migliaia di richiedenti asilo e per le loro famiglie in caso di respingimento della domanda di asilo.I provvedimenti, che verranno illustrati e proposti in documento che verrà reso pubblico oggi, si applicheranno a quanti hanno visto respingere nei vari gradi di appello le proprie domande, per scoraggiarne la permanenza prolungata nel Regno Unito. Le proposte, riporta il Guardian, dovrebbero uniformare due diverse categorie di benefit per quanti attualmente si vedono rifiutata la richiesta di asilo e dovrebbero portare a una più scrupolosa analisi caso per caso delle varie situazioni individuali, escludendo automatismi di legge. Il Regno Unito ha inoltre deciso di inviare altri 100 uomini a Calais, sul lato francese della Manica, per aiutare le autorità transalpine a gestire la caotica situazione all'imbocco dell'Eurotunnel, dove ogni notte centinaia di migranti irregolari premono sulle barriere per cercare di salire a bordo di un qualche treno diretto verso la Gran Bretagna. Londra aiuta così Parigi a rafforzare la sicurezza nella cittadina, dove si stima che al momento oltre 5mila persone stazionino in campi di accoglienza di fortuna in attesa di arrivare nel Regno Unito.Il governo conservatore di David Cameron ha anche annunciato una cooperazione fra Gran Bretagna e Francia per la gestione della centrale di controllo dell'Eurotunnel, nel sobborgo di Coquelles. L'esecutivo britannico si è riunito anche la scorsa notte, in una riunione "Cobra", quindi interministeriale di emergenza, guidata questa volta dal ministro degli Esteri, Philip Hammond. Il titolare del Foreign Office ha voluto rassicurare la stampa, dichiarando che "stiamo prendendo il controllo della situazione", considerando che il numero di assalti all'Eurotunnel "è in diminuzione".Intanto su Cameron, che al momento è in vacanza, sono arrivate diverse richieste di andare il prima possibile a vedere in prima persona come sia la situazione a Calais. A chiederlo sono state diverse associazioni umanitarie ma anche la Road Haulage Association, l'ente di categoria degli autotrasportatori britannici.
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