giovedì 1 dicembre 2011
«Più importante e vitale» contare sugli appoggi e sulle candidature di figure politiche nelle realtà dell'hinterland, milanese ad esempio, che a livello nazionale. Lo ha spiegato il pm della Dda di Milano Paolo Storari in una conferenza stampa negli uffici della Procura milanese. Indagini sulla presenza di "talpe".
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Per la 'ndrangheta è "più importante e vitale" contare sugli appoggi e sulle candidature di figure politiche nelle realtà dell'hinterland, milanese ad esempio, che a livello nazionale. Lo ha spiegato il pm della Dda di Milano Paolo Storari in una conferenza stampa negli uffici della Procura milanese, a cui hanno preso parte anche la collega Alessandra Dolci, l'aggiunto Ilda Boccassini, il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, il capo della Procura di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, l'aggiunto calabrese Michele Prestipino, il capo della squadra mobile milanese Alessandro Giuliano e quello della squadra mobile calabrese."Avere un candidato, anche se in un comune dell'hinterland - ha chiarito Storari - è per la 'ndrangheta vitale". Il magistrato ha ricordato che l'operazione di ieri, contro la cosca Valle-Lampada e la 'zona grigia', è strettamente connessa all'indagine Infinito del luglio 2010 (110 condanne pochi giorni fa), ricostruendo come in una "riunione elettorale" dei presunti boss delle cosche lombarde del maggio 2009 erano presenti anche esponenti della famiglia Valle, tra cui Leonardo Valle che sarà interrogato oggi dal gip, assieme ad altri tre.Tutti e nove gli arrestati in carcere su ordinanza del gip di Milano sono stati trasferiti nella carceri milanesi, tra cui quello di Opera. Boccassini ha invitato poi i magistrati e i cronisti che credono che la 'ndrangheta sia una realtà "parcellizzata in 'ndrine che si scontrano tra loro" a considerare invece la "visione unitaria" di questo fenomeno. L'operazione di ieri per Bruti Liberati (che ha sottolineato la "collaborazione" tra i magistrati milanesi e calabresi) "è un filone particolarmente significativo e delicato per i contatti con ilPrestipino ha spiegato che dalle ultime indagini è emerso che i mafiosi oggi dicono che "non possono più usare i canali svizzeri, perché gli svizzeri da un pò di tempo dicono tutto ai magistrati, e quindi sfruttano altricanali arrivando fino negli Usa". E la Boccassini è poi tornata sull'importanza della "periferia" per le cosche. "Le zone periferiche sono più importanti per la 'ndrangheta - ha concluso - anche per l'infiltrazione nell'Expo è più importante l'indotto, in relazione ad esempio ad infrastrutture nei comuni dell'hinterland". Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha affermato che "ci sono lavori in corso, non solo a Catanzaro ma anche a Milano" sulla possibile presenza di "talpe" che possano aver rivelato informazioni agli esponenti mafiosi. "Di talpe probabilmente ce n'è stata più di una", ha aggiunto Boccassini.
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