La polizia turca è tornata a sparare
i gas lacrimogeni contro un gruppo di persone che si erano radunate
di fronte alla sede del quotidiano di opposizione
Zaman, a Istanbul, in segno di protesta contro il commissariamento del giornale. Alcuni dimostranti sono rimasti feriti.Intanto giunge notizia che il direttore, Abulhamit Bilici, ha ricevuto, come altri giornalisti, una lettera di licenziamento dagli amministratori nominati dal tribunale.I manifestanti, tra i quali molte
donne, si erano riuniti mostrando una copia di
Zaman, che è
uno dei
quotidiani più letti in Turchia con una tiratura di 650mila copie al giorno. Venerdì il giornale è stato sottoposto ad amministrazione controllata per
presunto sostegno al cosiddetto "Stato parallelo", vale a dire l'apparato di potere legato all'imam Fethullah Gulen, nemico del presidente Recep Tayyip Erdogan. Oggi, sabato, è il primo giorno in cui il quotidiano e la sua versione in
inglese sono affidati ai curatori.Venerdì sera una manifestazione sotto la sede di Zaman era stata dispersa con
lacrimogeni e cannoni ad acqua.La decisione del tribunale di
Istanbul è stata duramente criticata dall'opposizione turca e dalle
ong internazionali, che hanno denunciato un altro
duro colpo alla
libertà dei media in Turchia.
La
Casa Bianca ha chiesto con urgenza ad Ankara il rispetto della libertà di stampa. "In una società democratica il pensiero critico va incoraggiato, non messo a tacere", ha sottolineato.
Il
Commissario europeo per la Politica di vicinato e i negoziati per l'allargamento, Johannes Hahn, si è dichiarato "estremamente preoccupato" per la vicenda, aggiiungendo: "Seguiremo questo caso da vicino. La Turchia, come Paese candidato, deve rispettare la libertà dei mezzi di comunicazione".
Il premier turco Ahmet Davutoglu sarà lunedì a Bruxelles per riunirsi con i leader dell'Unione europea e affrontare gli sforzi del suo Paese per frenare gli arrivi di rifugiati siriani in Europa, fermandoli sul proprio territorio. L'Ue ha promesso 3 miliardi di euro per aiutare il governo turco a rispettare questo impegno.