giovedì 28 agosto 2014
​Il costo stimato per contenere l'epidemia nei prossimi sei mesi, secondo l'organizzazione, è di 490 milioni di dollari. Si accelerano i test sul vaccino.
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L'epidemia di Ebola scoppiata nell'Africa occidentale potrebbe colpire oltre 20mila persone. È l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha fornito un bilancio aggiornato di 1.552 morti e 3.062 contagiati in Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria. L'Oms ha messo a punto un piano per combattere la diffusione del virus nei quattro Paesi africani, con particolare attenzione alle zone più affollate, come le capitali, e ai porti maggiori. Il costo stimato per contenere l'epidemia nei prossimi sei mesi, secondo l'organizzazione, è di 490 milioni di dollari (370 milioni di euro) che non include le spese per assicurare i servizi essenziali nei Paesi colpiti. Un progetto più ampio, guidato dall'Onu, partirà entro la fine di settembre e si concentrerà su sicurezza alimentare, approvvigionamento di acqua, igiene, istruzione e sanità. L'epidemia si sta diffondendo in un "numero notevole di località", ha avvertito l'Oms, che ha ribadito la necessità di una risposta "potente e coordinata".  I test su un vaccino contro l'ebola sono stati accelerati e "già per settembre" il siero potrebbe essere sperimentato su volontari. A dare la notizia è stato il gigante farmaceutico GlaxoSmithKline (Gsk), che sta sviluppando il vaccino insieme all'Istituto nazionale della salute statunitense. A usufruirne per primi saranno candidati sani in Gran Bretagna, Gambia e Mali, mentre la speranza dei ricercatori è che il processo possa concludersi entro la fine del 2014. In caso di successo, il vaccino verrà fornito alle persone infettate dall'epidemia di ebola esplosa in Africa occidentale, che finora ha fatto 1.552 morti.
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