martedì 16 settembre 2014
Appello al califfo dei terroristi nordafricani e dello Yemen.
Dove nasce la violenza del «risveglio islamista» di Michele Brignone
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Colpo di scena sul fronte del terrorismo islamico: al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) e quella nella Penisola Arabica (Aqap) hanno annunciato di unirsi ai jiahdisti sunniti dello Stato islamico (Isis) contro la minaccia comune della coalizione promossa dagli Stati Uniti. In un comunicato i due gruppi esortano i loro "fratelli mujaheddin in Iraq e nel Levante a unirsi contro la campagna dell'America e della sua coalizione diabolica". L'appello si riferisce alle divergenza tra l'Isis, che ha preso le distanze con al Qaida e proclamato un califfato in alcune regioni dell'Iraq e della Siria, e il fronte al Nusra, branca siriana di al Qaida, rimasto fedele al leader dell'organizzazione terrorista, Ayman Al-Zawahri. Quest'ultimo quindi appare ulteriormente indebolito come leader della galassia dei qaedisti. L'appello è indirizzato anche all'opposizione siriana moderata che cerca di rovesciare il presidente siriano Bashar al Assad, ed è sostenuta dagli Usa e dai loro alleati arabi. Aqmi e Aqpa invitano anche, nel loro comunicato "tutti quelli che hanno preso le armi contro il tiranno Bashar e le sue milizie a non essere ingannati dall'America e a non diventare loro pedine". Le due branche di al Qaida invitano ugualmente le tribù sunnite dell'Iraq e della Siria a "non dimenticare i crimini degli Stati Uniti e che non facciano parte della coalizione" anti-Isis.
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