giovedì 26 maggio 2016
​Decisione delle autorità del Cantone di Basilea: due siriani avevano rifiutato il gesto alla prof per motivi religiosi.
FAVOREVOLI «Ristabilire parità e rispetto»
CONTRARI «Non è disprezzo ma ritualità»
Svizzera: gli islamici stringano la mano a scuola
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Il Dipartimento dell’educazione svizzero del Basel Land ha stabilito che gli allievi del Cantone non potranno più rifiutarsi di stringere la mano all’insegnante per motivi religiosi. Il caso era nato lo scorso aprile: due ragazzi musulmani di una scuola secondaria di Therwil, due fratelli siriani, 14 e 15 anni, cresciuti nella Confederazione, avevano rifiutato il gesto alla loro professoressa – contrariamente alla pratica in vigore nella scuola, all’ingresso in aula – opponendo motivazioni religiose: un’interpretazione del Corano in base alla quale un uomo non può toccare una donna che non sia la moglie fosse anche solo, appunto, per una stretta di mano. La direzione della scuola aveva raggiunto un accordo “temporaneo” con i due allievi, concedendo loro di negare la stretta di mano. Ma molte erano state le reazioni nel Paese, attraversato da un’ondata di indignazione per il diniego di accogliere un gesto che, nella cultura svizzera (e non solo), segnala cortesia e rispetto e che, se rifiutato, indica, al contrario, una forma di disprezzo e di discriminazione nei confronti delle donne.I FAVOREVOLI «Giusto ristabilire parità e rispetto»I CONTRARI «Non è disprezzo ma una ritualità»Ora, i dirigenti del Basel Land, sui risultati di un’analisi giuridica, hanno parlato di «diniego inammissibile» perché «l’interesse pubblico della parità tra donna-uomo e l’integrazione degli stranieri prevalgono ampiamente sulla libertà di credo degli allievi». Le scuole del Cantone potranno così esigere che gli allievi musulmani corrispondano alla stretta di mano. E se la nuova disposizione non sarà rispettata, sono previste sanzioni. Anche gli ebrei ortodossi evitano il contatto fisico tra persone di sesso opposto (con qualche eccezione, come marito/moglie o genitori/figli), ma in aprile, Herbert Winter, presidente della Federazione svizzera delle comunità israelite (Fsci), ha dichiarato che nella comunità elvetica non si sono mai registrati casi di questo tipo. «La stretta di mano non è un problema. I giovani che non vogliono avere contatto fisico con una donna vanno nelle scuole private rigidamente ortodosse. Lì il problema non sussiste», perché sono divise per sesso.
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