martedì 30 agosto 2016
Ad Amatrice, negli ultimi anni, nessun progetto respinto. ll 3 agosto da Accumoli una denuncia in procura per alcune costruzioni in zona vincolata (Nello Scavo)
LA SINDONE Trasferita da Arquata ad Ascoli la copia Extractum ab originali
POLEMICA
I funerali tornano ad Amatrice
CASO Un giallo nell'anagrafe scolastico
PREVENZIONE Ogni euro in prevenzione ne fa risparmiare 4
EDITORIALE Io difendo Dio (parlare non basta) (Ernesto Olivero)
Abusi edilizi, sanatorie e collaudi fantasma
COMMENTA E CONDIVIDI

Gli archivi e l’albo pretorio sono sepolti sotto tonnellate di sassi e calcinacci. Ma in nome della trasparenza i comuni di Amatrice e Accumoli avevano depositato sul proprio sito internet le delibere degli ultimi anni. Documenti che vengono già setacciati per comprendere come sia stato possibile che recenti 'ristrutturazioni' oltre che nuove costruzioni, siano state polverizzate dalla potenza dell’ondata tellurica.

A cominciare dai 'Permessi di costruire in sanatoria', concessi per quegli immobili realizzati abusivamente e poi legalizzati con un passaggio di carte bollate e la regolarizzazione di un’ammenda. L’ultima delibera è del 18 agosto 2016, sei giorni prima della notte che avrebbe cambiato per sempre il reatino. È relativo alla pratica edilizia n.15 del 2016. In quella data l’Ufficio tecnico rilascia il certificato di agibilità al signor C.A., a seguito dei lavori «di demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d’uso di un fabbricato rurale in civile abitazione».

La procura dovrà valutare se le modalità per il rilascio dei permessi sono state scrupolosamente rispettate o se di tanto in tanto non sia stato chiuso un occhio. Nella maggioranza dei casi il via libera del Municipio è avvenuto dietro presentazione di documentazione fornita dai proprietari. Tra tutte le delibere disponibili non si registra alcun rifiuto. Gli uffici di Corso Umberto, dei quali rimangono solo le rovine, accendevano luce verde.

Quello che gli inquirenti sperano è che fosse tutto merito del puntiglio di ingegneri e costruttori. Ma dopo quello che è successo è facile immaginare che ci si attenda delle sorprese. «Autorizzare lavori edilizi, magari trasformando in abitazioni dei vecchi magazzini di campagna spiega una fonte dei carabinieri - per i Comuni vuol dire poter incassare gli 'oneri concessori', grazie a cui molti enti locali cercano di tenere in piedi il bilancio». Fanno molto discutere i lavori (non di rado mai effettuati) sugli edifici pubblici di Amatrice. La scuola Capranica, l’ospedale Francesco Grifoni e lo stesso municipio. Gli inquirenti stanno stilando l’elenco delle persone da sentire: tecnici, impresari edili, collaudatori. E politici. Inizialmente quali testi 'informati dei fatti', ma è probabile che anche a seguito di analisi tecniche irripetibili, alcuni di essi verranno iscritti già nei prossimi giorni nel registro degli indagati. Sull’ospedale si addensano molti sospetti. Dopo il terremoto de L’Aquila, nel 2009, interventi di adeguamento sismisco erano considerati «urgenti e indifferibili».

Una serie di ostacoli, però, hanno impedito che i fondi disponibili fossero effettivamente utilizzati per il nosocomio. Analoga potrebbe essere stata la vicenda del campanile di Accumoli, che si è abbattuto su una casa sterminando una famiglia di quattro persone. Lo stanziamento per metterlo in sicurezza, a detta di alcuni tecnici che lavorarono nel cantiere aperto per il consolidamento, non sarebbero bastati a rendere antisismica la torre. Così si sarebbe optato per delle «migliorie». Nel dossier sui finanziamenti per gli interventi anti-sismici c’è anche il nome di Renata Polverini, che dal 2010 al 2012 è stata governatrice del Lazio, regione che ha erogato i finanziamenti. Ma «una volta erogato il finanzimento, tutto il fascicolo passa al Comune, che ha una funzione programmatica », ha detto l’ex governatore, secondo cui «la regione ha una funzione programmatica, non ha alcun potere esecutivo ».

La regione, però, ha competenze sul Genio civile che sovrintende su una serie di passaggi tecnici e su alcune operazioni di collaudo. Anche su Accumoli verranno svolti accertamenti a partire dalle decisioni della giunta e degli uffici municipali. L’1 ottobre del 2013 il sindaco geometra Stefano Petrucci, ancora in carica, emanava l’avviso pubblico per l’accesso ai fondi del programma regionale sulla prevenzione sismica. A disposizione c’erano, per ogni unità abitativa, fino a 10mila euro per opere di «rafforzamento »; 30 mila euro per il «miglioramento sismico»; 40mila per cantieri di «demolizione e ricostruzione». Nella località a 15 chilometri da Amatrice, nella quale non è ancora chiaro quale fosse il Piano di Protezione Civile in caso d’emergenza, la deliberazione in materia antisismica è del 20 luglio 2015. Riguarda l’adozione del 'Piano regionale per la riduzione del rischio sismico', varato un anno prima. Il 3 agosto scorso, l’architetto Laura Guidotto, responsabile dell’area tecnica del Comune, interviene con una decisione drastica. Trasmette alla procura della Repubblica di Rieti due casi di interventi «in assenza di permesso di costruire ». Uno dei cantieri era stato avviato in una zona vincolata. Uno spunto sui cui i magistrati lavoreranno per ricostruire la filiera edilizia che, con tutta evidenza, ha mostrato fin troppi punti deboli.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: