Mondo

Coronavirus. S'aggrava la coppia ricoverata a Roma, scanner termici negli aeroporti

Redazione Internet martedì 4 febbraio 2020

L'ospedale Spallanzani di Roma, dove sono ricoverate i contagiati da Coronavirus

Si sono aggravate le condizioni della coppia di turisti cinesi ricoverati da giovedì scorso all'ospedale Spallanzani di Roma per polmonite da nuovo coronavirus. Per loro «la prognosi è riservata» recita il bollettino medico. Stanno invece bene le 20 persone poste sotto osservazione per essere entrate in contatto con la coppia.

Si è registrato intanto il primo decesso per il nuovo coronavirus a Hong Kong. È la seconda persona morta per il virus fuori dalla Cina. Si tratta di un 39enne che era arrivato dalla città di Wuhan, epicentro dell'epidemia. L'ospedale di Hong Kong ha riferito che il paziente aveva sviluppato dolori muscolari, poi seguiti a febbre, ed era trattenuto in unità d'isolamento. Quando è morto era in corso uno sciopero negli ospedali. L'uomo era andato a Wuhan in treno il 21 gennaio ed era tornato a Hong Kong il 23 gennaio.

Il numero di infezioni da coronavirus ha superato in Cina quota 20.400, con 3.235 nuovi casi confermati. I nuovi decessi nel Paese, secondo gli ultimi dati ufficiali, sono stati 64, tutti nella provincia di Hubei, focolaio del virus, e il bilancio complessivo sale perciò a 427 vittime. Intanto 635 contagiati sono stati dimessi dagli ospedali.

Controlli per tutti negli aeroporti. Arrivano i termoscanner

È in corso un rapido e massiccio rafforzamento delle misure di controllo negli aeroporti, con anche un aumento del personale medico. A Roma Fiumicino, ad esempio, si stanno attivando in queste ore corridoi sanitari e scanner termici su tutti gli arrivi. "Oggi è iniziata la distribuzione dei termoscanner e saranno operativi in tutti gli aeroporti - ha detto il capo della Protezione Civile e Commissario per l'emergenza coronavirus Angelo Borrelli, ricordando che "I ministeri della Salute e dell'Istruzione hanno emanato disposizioni congiunte in base alle conoscenze scientifiche".

"Io mi occupo dell'aspetto organizzativo: prevenzione nei porti e negli aeroporti - ha coninuato Borrelli - Abbiamo fatto una riunione con il ministro della Salute e con il presidente del Consiglio Conte che si è raccomandato anche per i controlli indiretti. Stiamo lavorando per rinforzare il personale medico e paramedico negli aeroporti. I termoscanner e saranno operativi in tutti gli aeroporti. Fino a che non arriverà tutto il materiale si provvederà con personale paramedico e con i nostri volontari".

Borrelli ha poi aggiunto che "c'è un protocollo anche per chi viene dall'Africa e per i migranti che sono sbarcati. Sono già stati eseguiti i controlli. Il nostro paese ha già fatto fronte alla Sars e ad altri patogeni virali negli anni passati. Abbiamo potenziato le strutture sanitarie e - ha concluso - abbiamo dei bravi medici e dei bravi ricercatori".

Qundi: i controlli con scanner termici sono stati estesi a tutti i voli, compresi quelli europei ma esclusi quelli nazionali, in arrivo negli aeroporti italiani. Ogni scalo sta installando gli scanner nelle aree più idonee anche se nella maggior parte dei casi saranno messi alle uscite o nell'area controllo passaporti. Negli aeroporti senza la strumentazione i controlli saranno effettuati da volontari medici e paramedici della Cri e di altre associazioni di Protezione Civile con i termometri a pistola.

Pene severe (anche di morte) in Cina per chi «aiuta» il virus

La Cina inasprisce la lotta al Coronavisrus anche sul fronte penale. I tribunali in diverse parti della
Cina hanno annunciato le linee guida sull'uso della legge contro la diffusione del coronavirus. Nello Heilongjiang, provincia di nordest, la Higher Peoplès Court ha optato per le maniere forti prevedendo fino al massimo della pena di morte, in base all'addebito di "minaccia alla sicurezza pubblica con mezzi
pericolosi". Questo nel caso di comportamenti volontari che favoriscano la diffusione del virus. La Corte, in un avviso ripreso dal South China Morning Post, ha previsto poi che la diffusione di fake news può costare fino a 15 anni di carcere. Chi invece rifiuta il ricovero in quarentena, quando previsto, può essere condannato fino a 7 anni.

Falsa la notizia della sassaiola contro studenti cinesi

Ha fatto clamore ieri la notizia, arrivata da Frosinone, che riportata una sassaiola contro studenti cinesi all'Accademia di Belle Arti. In realtà le indagini hanno permesso di smentire il fatto. È stato invece denunciato per procurato allarme un insegnante della stessa Accademia, che avrebbe fatto circolare la notizia, fortunatamente infondata. Resta ancora da capire il perché.

Nave da crociera in quarantena in Giappone

In Giappone una nave da crociera con 3.711 persone a bordo è in quarantena al largo del porto di Yokohama, vicino a Tokyo, dopo la scoperta di almeno 8 casi sospetti. Un passeggero sbarcato a Hong Kong era risultato positivo al test per il coronavirus. Sulla nave è salito personale sanitario per effettuare controlli sui 2.666 passeggeri e sui 1.045 membri dell'equipaggio.

Negativo al virus lo studente di Grado rimasto a Wuhan

Notizie tranquillizzanti per gli italiani: è risultato negativo al coronavirus il diciassettenne di Grado (Gorizia) che non si era potuto imbarcare sul volo militare che ha rimpatriato 56 italiani da Wuhan. Il ragazzo, in Cina per un anno di studi, risiede a 400 chilometri da Wuhan e non era potuto partire perché aveva la febbre.

Volontari misurano la temperatura a una fermata d'autobus a Tin Shui Wai, cittadina nei pressi di Hong Kong - Reuters

Le Borse cinesi sfidano la paura

Le Borse cinesi hanno aperto con ribassi tra il 2 e il 3,5 per cento, ma hanno poi girato in positivo. Shanghai ha chiuso stamani con mini rimbalzo, a +1,34%. Risale anche Shenzhen, a +1,80%. La Banca centrale cinese ha immesso sul mercato altri 400 miliardi di yuan, pari a circa 57 miliardi di dollari, dopo i 150 miliardi di yuan (21 miliardi di dollari) iniettati ieri, per sostenere l'andamento dei mercati, turbati dagli sviluppi del coronavirus.

TUTTI GLI ARTICOLI SULL'EPIDEMIA DA NUOVO CORONAVIRUS