venerdì 2 maggio 2014
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L'escalation della crisi in Ucraina è stata al centro dei colloqui fra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il cancelliere tedesco Angela Merkel, che si sono visti oggi alla Casa Bianca per la prima volta dall'inizio della crisi nella ex Repubblica Sovietica. Al termine dell'incontro la Merkel ha detto che se necessario, l'Europa sarà pronta a una "terza fase" di sanzioni contro la Russia. "Siamo pronti e preparati per arrivare a questo passo", ha spiegato. Ma sia lei sia Barack Obama hanno sottolineato che la nuova tornata di sanzioni sarebbe una extrema ratio e che si continua a prediligere una via diplomatica per la soluzione della crisi in Ucraina. Decisivo sarà l'atteggiamento di Mosca durante le elezioni del 25 maggio in Ucraina. Se la Russia dovesse interferire arriveranno "dure sanzioni" che avranno conseguenze sullacrescita e sull'economia del Paese, ha detto Obama, che ha poi rivolto un appello a Mosca affinché sfrutti la sua influenza sulle milizie filo-russe in Ucraina per far sì che si arrendano. Il presidente Usa ha chiesto inoltre a Mosca di collaborare per arrivare all'"immediato rilascio" degli osservatori Osce bloccati in Ucraina. Del resto l'uso di armi e missili terra-aria da parte di milizie filo-russe in Ucraina dimostrache non si tratta di una rivolta spontanea, come sostiene Mosca, ha aggiunto il capo della Casa Bianca. "È ovvio al mondo che questi gruppi sostenuti dalla Russia non sono manifestanti pacifici, ma sono miliziani armati pesantemente". Intanto in serata si è riunito il Consiglio di sicurezza dell'Onu, convocato dalla Russia. Il segretario generale Ban Ki Moon ha invitato "tutte le parti ad esercitare la massima moderazione e a rispettare pienamente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina". Inoltre, ha lancia un nuovo appello ai responsabili della detenzione degli osservatori Osce a "rilasciarli senza condizioni". 

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