mercoledì 27 marzo 2024
Educato all’ateismo militante, Ho Ca Dau collaborava con le autorità per far arrestare i seguaci di Gesù. I soli a dargli sostegno, quando in famiglia sono entrati malattia e povertà
Ho Ca Dau, il 27enne vietnamita che riceverà il Battesimo nella notte di Pasqua

Ho Ca Dau, il 27enne vietnamita che riceverà il Battesimo nella notte di Pasqua

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In passato ha collaborato per ben dieci anni con le autorità locali per far arrestare i cristiani, accusandoli di «mettere in pericolo la società». Oggi è fra i catecumeni che saranno battezzati nella notte di Pasqua. La travagliata storia della conversione di Ho Ca Dau, ventisettenne vietnamita, ricorda da vicino quella di san Paolo, che «perseguitò i cristiani prima di cadere a terra sulla via di Damasco e scegliere di seguire Gesù».

La storia di Ho richiama una simile, che vide protagonista nel 2009 Tô Hai, un celebre compositore e militante rivoluzionario nord-vietnamita, poi pentitosi. Anch’egli scelse di convertirsi al cristianesimo e di farsi battezzare, abbandonando con decisione l’ideologia comunista e il Partito, dopo un percorso profondo e travagliato che ha descritto nel libro “Diario di un vile”.

A presentare la commuovente storia di Ho è il sito delle Missions Etrangères de Paris, istituto francese, attivo dal lontano 1658, cui si deve un contributo molto rilevante all’evangelizzazione di molti Paesi asiatici, fra i quali il Vietnam. Oggi i membri Mep sono solo 150 preti, diffusi in tutto l’Oriente, ma l’impegno dell’istituto per l’informazione sull’Asia e le sue Chiese rimane tuttora significativo.

Ho Ca Dau è nato in una famiglia atea della provincia di Quang Tri. Nel suo villaggio i cristiani erano trattati come una forza reazionaria, ostile al governo comunista: un’accusa molto diffusa tesa a screditare i fedeli di Gesù in un Paese ancora profondamente intriso dell’ideologia marxista. Dal padre, soldato e membro del Partito comunista, il ragazzo apprende fin da subito che le forze religiose come il cristianesimo «minano le cause rivoluzionarie». Ho entra a far parte della sezione locale dell’Unione della Gioventù Comunista di Ho Chi Minh; terminata la scuola superiore nel 2015, si offre volontario come miliziano per mantenere l’ordine sociale e la sicurezza nel suo villaggio, arrivando a «pedinare le persone e fare la spia». Ammette oggi, con amarezza: « Le sospettavo di diffondere illegalmente il cattolicesimo e il protestantesimo. Le ho accusate di mettere in pericolo la sicurezza sociale». Nel 2016 Ho Ca Dau ha persino fatto arrestare cinque di loro, perché portavano croci e copie della Bibbia nelle loro borse.

La svolta decisiva accade nel 2022, quando al padre del giovane viene diagnosticato un cancro al fegato. La famiglia, dopo aver venduto il bestiame per coprire le cure mediche, finisce letteralmente sul lastrico. È proprio allora che, con grande sorpresa di Ho, diversi cattolici della regione si fanno avanti per dare sostegno psicologico e materiale al padre, fino alla sua morte. Tra i volontari pure le cinque persone arrestate sulla base delle accuse di Ho.

Il giovane, intanto, cerca di sbarcare il lunario come può, trasportando merci in bicicletta nella vicina città di Dong Ha. Ma la miseria e la fame gli giocano un brutto scherzo: un giorno sviene per strada, finché un passante, il cattolico Thaddée Vu Duc Vinh, non lo porta in ospedale e – novello buon samaritano – copre tutte le spese mediche per i tre giorni del ricovero. Thaddée aiuta, poi, Ho a comprarsi una moto di seconda mano e a ottenere la patente di guida, così che possa intraprendere il lavoro di mototaxi. Membro di un gruppo caritativo, Thaddée invita Ho a un incontro in parrocchia. Gradualmente, Ho inizia a unirsi ai cattolici per la preghiera serale e la Messa domenicale nella chiesa locale; si sente in debito con loro per l’amore e il sostegno ricevuti. Questo, però, non piace affatto alla sua famiglia e ai suoi amici, che cominciano a evitarlo, come un estraneo. Uno zio arriva a prenderlo in giro, accusandolo di voler diventare cattolico solo per convenienza, ossia per procurarsi il cibo. Ho, però, rifiuta con decisione tale insinuazione e spiega con grande franchezza: « I cattolici non manipolano la religione e non spingono le persone a opporsi al governo». Oggi Ho sta seguendo un corso di formazione di quattro mesi con altri undici catecumeni nella parrocchia di Dong Ha. Il fratello redentorista André Nguyen Dinh Toai, che accompagna il cammino catecumenale, ha raccontato che Ho sta partecipando attivamente alla formazione e che va regolarmente a Messa per rafforzare la sua fede. Il battesimo avverrà durante la veglia pasquale. Il padrino, manco a dirlo, sarà l’amico Thaddée. Il motto che ha scelto di seguire nella fede cattolica richiama la sua speciale vocazione: «ama i tuoi nemici e prega per coloro che ti perseguitano».

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