venerdì 5 agosto 2016
Gran Bretagna. Se il nascituro non è un maschietto come desiderato dai genitori si interviene, falsificando i certificati medici. Aisling Hubert, del movimento per la vita, ha fatto appello contro la decisione del pm ma ha perso e dovrà pagare un conto salato.
Aborti se il sesso è «sbagliato», per il pm è ok
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Costi legali per 47.000 sterline perchè ha denunciato due dottori che abortivano feti perchè non erano del sesso voluto dai genitori. Aisling Hubert, un'attivista dell'associazione per la vita "Abort 67", si ritrova con questo conto salato perchè ha denunciato privatamente due dottori, Prabha Sivaram e Palaniappam Rajmohan, che sono stati filmati mentre promettevano di selezionare il futuro nato sulla base del sesso. Molte coppie, in particolare asiatiche preferiscono avere figli maschi. Un triste fenomeno ben noto in India, ma non solo.E' il settimanale cattolico "Catholic Herald" a raccontare questa storia riportando le parole dette dall'attivista per la vita al sito di notizie "LifeSite News". "Sono rattristita che il nostro sistema giudiziario permetta questi comportamenti", ha dichiarato Aisling Hubert, "E' immorale che una persona che, come me, cerca di ottenere giustizia, venga punita con un conto legale così salato e questa situazione mi fa pensare che altri si asterranno, in futuro, dal denunciare privatamente la selezione del sesso dei feti via aborto". E' stato il quotidiano "Daily Telegraph", con un'inchiesta, qualche anno fa, a mettere in luce che la pratica è diffusa in Gran Bretagna,benchè sia illegale e a filmare i medici che erano disponibili agli aborti. Il giornale è riuscito a riprendere specialisti disposti a falsificare documenti per consentire ai genitori di portare a termine un aborto se il sesso del neonato non era quello desiderato. La denuncia del quotidiano ha messo in luce come le cliniche private, dove si praticano aborti, operino al di fuori della legge consentendo ai genitori di selezionare il sesso dei figli. Il pubblico ministero, Alison Saunders, ha deciso che non era il caso di intervenire e che toccava all'ordine professionale dei medici disciplinare i dottori ma Aisling Hubert ha voluto fare appello contro i due medici presso la Corte Europea dei diritti umani.
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