martedì 9 settembre 2014
​I 28 prendono tempo per evitare spaccature. La tregua sembra tenere, con qualche incertezza. Dall'inizio del cessate-il-fuoco uccisi 4 soldati di Kiev.
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La tregua nell'Ucraina dell'est inaspettatamente sembra tenere e il dialogo tra Mosca e Kiev potrebbe andare avanti. Così l'Unione europea adotta formalmente il nuovo pacchetto di sanzioni di carattere finanziario ed economico (definito "duro e corposo" dal premier Matteo Renzi alla fine del vertice Nato in Galles) ma prende tempo per evitare spaccature.Lunedì sera i 28 decidono che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che lo renderà operativo, avverrà "nei prossimi pochi giorni", tempo necessario "per valutare la messa in atto del cessate-il-fuoco e del piano di pace". Lo comunica Herman Van Rompuy dopo un'ennesima, convulsa giornata in cui da Mosca si afferma che il dialogo con Poroshenko continuerà. Così il presidente del Consiglio europeo annuncia che la Ue è "pronta a rivedere le sanzioni in funzione dell'andamento sul terreno".Il nuovo pacchetto di sanzioni, contro il quale la Russia ha minacciato dure ritorsioni, è costruito per approfondire quanto deciso a fine luglio (e quindi limitazione all'accesso ai mercati finanziari, divieti all'export di armi, beni dual-use e tecnologie sensibili). Ma, stando ad alcune fonti europee, prevede anche di limitare l'accesso ai mercati non solo per le banche e le istituzioni finanziarie a controllo statale, ma anche per i tre giganti russi dell'energia, Gazprom, Rosneft e Trasneft. Un modo per rendere difficile il finanziamento autonomo delle tre società e così "costringere lo stato russo a mettere le mani in tasca".Il via libera delle capitali, dopo l'accordo unanime raggiunto venerdì scorso tra gli ambasciatori, doveva arrivare con la cosiddetta "procedura scritta", quella che viene adottata quando non si prevedono divergenze. Tanto che ieri in tarda mattinata la portavoce della Commissione annunciava che il termine per la procedura scadeva alle 15 e che entro oggi il pacchetto sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ma non tutto fila come previsto. Fonti diplomatiche rivelano che "due-tre paesi" sono pronti a bloccare tutto. Infatti prima viene deciso il posticipo del limite alle 18, poi viene convocato - a partire dalla stessa ora - una riunione straordinaria degli ambasciatori permanenti dei 28. Fonti europee rivelavano che "non tutti" hanno dato l'approvazione formale al pacchetto. I "due o tre" sì che mancano sono indispensabili per raggiungere l'unanimità. L'Italia lavora per evitare spaccature del fronte europeo. Ad essere in discussione, non tanto la qualità delle misure previste nel pacchetto, quanto la modalità di applicazione. In sostanza, come e quando procedere? Come applicare il principio di reversibilità e proporzionalità nel momento in cui, per la prima volta, il cessate-il-fuoco sembra tenere e c'à stato scambio di prigionieri? Fra i due-tre dubbiosi, la Finlandia. Col premier Alexander Stubb che twitta: "è evidente che la Finlandia è sulla linea delle sanzioni Ue, ma spero che in Ucraina le cose migliorino così le sanzioni non saranno necessarie". In tarda serata è Mosca ad annunciare che Putin e Poroshenko sono "d'accordo nel proseguire il dialogo per la pace". E la riunione degli ambasciatori si chiude con l'accordo formale sul pacchetto delle sanzioni, che però resta in sospeso. E potrebbe essere "rivisto in tutto o in parte" in funzione dell'andamento della situazione sul terreno.Dall'inizio del cessate il fuoco tra le forze governative ucraine e i separatisti filorussi sono stati uccisi quattro militari di Kiev: Lo riferisce l'agenzia Interfax, citando una fonte del ministero della Difesa. Il responsabile del servizio sanitario dell'esercito, Vitaly Andronaty, ha precisato inoltre che, nonostante la tregua, sono rimasti feriti 29 soldati.
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