mercoledì 27 agosto 2014
Le truppe governative si sono ritirate nella regione tra Novoazovsk e Donetsk. La Germania lancia un appello ai contendenti perché continuino il dialogo. Incontro sulla questione del gas.
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Si è allentata la morsa dell'esercito di Kiev nell'est dell'Ucraina, nella regione tra Novoazovsk e Donetsk, bastione dei filorussi. Lo afferma l'agenzia Afp, che non ha constatato la presenza di soldati o posti di blocco delle forze ucraine, nella regione lungo il mare d'Azov, ma solo di combattenti filorussi. Nel villaggio di Starobeshevo, ad una trentina di km a sud-est da Donetsk, i ribelli hanno scoperto decine di casse di munizioni e numerosi veicoli militari abbandonati, segno, sempre secondo l'Afp, di un ritiro precipitoso dell'esercito ucraino. Secondo gli abitanti, questa fuga si sarebbe verificata lunedì dopo i primi bombardamenti da est, in direzione della frontiera russa, ad una trentina di chilometri. A Novoazovsk nell'area a ovest del villaggio oggi non c'è più traccia dello sbarramento messo su dall'esercito ucraino, mentre la presenza di soldati governativi è stata constatata nei dintorni di Mariupol, la grande città della regione. I combattimenti non sono però cessati: 13 militari ucraini sono morti e 36 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore in scontri con i miliziani filorussi. Lo fa sapere il portavoce del Consiglio di sicurezza ucraino, Andrii Lisenko. II dialogo tra Russia e Ucraina ripreso ieri dai presidenti Vladimir Putin e Petro Poroshenko deve riprendere "immediatamente": lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, stamani a Berlino. "Solo se entrambe le parti affronteranno tutti i problemi in un dialogo diretto si potrà trovare la via per una soluzione politica", ha aggiunto il ministro, secondo cui elementi fondamentali sono un armistizio e il controllo dei confini. La Germania resta pronta a fornire il suo contributo: "Facciamo quel che possiamo per non lasciare che i fili intessuti ora si strappino", ha detto Steinmeier. Incontro per il gas. Il commissario Ue all'energia Guenther Oettinger incontrerà venerdì a Mosca il ministro russo Alexander Novak per preparare l'incontro trilaterale che si terrà con l'Ucraina sulla questione gas. Lo ha annunciato la portavoce del commissario, che non ha però potuto confermare una data precisa per la riunione a tre, indicata dal presidente ucraino Poroshenko per il 6, pur assicurando che sarà "a settembre". Oettinger, che ieri a Minsk si è visto con le due controparti, presenterà alcune proposte di compromesso. Associazione di libero scambio Ue-Ucraina. Il testo dell'accordo di associazione e libero scambio tra Ucraina e Ue non sarà cambiato nonostante la Russia ritenga che la danneggi. Lo ha precisato il ministro degli Esteri ucraino, Pavlo Klimkin. "Non ha senso - ha scritto Klimkin su Twitter - far sembrare vero ciò che è desiderato dai colleghi russi. Noi non cambieremo il testo dell'accordo. Lo ratificheremo e lo implementeremo". Da parte sua il primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk ha ribadito che l'accordo di associazione tra Ucraina e Ue non danneggia la Russia. "La nostra posizione sull'accordo di libero scambio - ha detto Iatseniuk durante una seduta del Consiglio dei ministri a Kiev - rimane invariata: non ci sono e non ci possono essere danni per l'economia russa dovuti a questo accordo". Aiuti umanitari da Mosca per i russofoni. Il secondo convoglio umanitario che Mosca intende mandare nei prossimi giorni nell'est dell' Ucraina "non sarà l'ultimo". "Abbiamo motivo di sperare che troveremo soluzioni tecniche e logistiche costruttive per l'invio di un secondo convoglio umanitario nel sud-est quanto prima e sono certo che non sarà l'ultimo", ha affermato il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, dopo aver parlato con il suo collega ucraino, come riferiscono le agenzie russe.
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