venerdì 30 gennaio 2015
​Almeno 49 morti per una bomba esplosa durante la preghiera del venerdì. L'attentato rivendicato dai taleban "scissionisti".
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Sono almeno 49 i morti accertati a causa dell'attentato contro una moschea sciita a Shikarpur, nella provincia del Sindh, Pakistan meridionale: lo hanno riferito fonti delle forze di sicurezza. Una bomba è esplosa tra i fedeli mentre era in corso la tradizionale preghiera del mezzogiorno nel venerdì festivo islamico. Oltre cinquanta i feriti, molti dei quali rimasti sepolti sotto alle macerie.La strage è stata rivendicata da Fahad Marwat, portavoce di Jundullah, gruppo scissionistico dei taleban pakistani schieratosi da tempo con i jihadisti dello Stato Islamico che controllano parte della Siria e dell'Iraq. "L'obiettivo era la comunità sciita, che è nostra nemica", ha affermato l'estremista. La minoranza, che rappresenta circa un quinto della popolazione complessiva, è da tempo oggetto di attacchi sanguinosi: dal 2012 sono più di ottocento i suoi esponenti uccisi.
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