giovedì 3 settembre 2015
È stato rapito oltre 3 mesi fa ad al-Qartatayn. Secondo alcune fonti, si troverebbe ancora nella cittadina, da un mese nelle mani dei miliziani dell'Is.
COMMENTA E CONDIVIDI
Padre Jacques Murad, priore del Monastero di Mar Elian e parroco della comunità di al-Qaryatayn, rapito oltre tre mesi fa, è apparso in tv in un video ma le voci sulla sua liberazione non sono confermate. Lo riferisce l'agenzia Fides. Secondo fonti dell'Ansa il sacerdote si troverebbe nella stessa al-Qaryatayn, da un mese caduta nelle mani dello Stato islamico (Is). Il video: «Sto bene». Sulla rete televisiva cristiana libanese Noursat tv è stato trasmesso un breve video in cui padre Murad esprime parole rassicuranti riguardo alle sue condizioni fisiche e al suo stato di salute. Il video non contiene però alcun indizio riguardo alla data di registrazione. Il vescovo siriaco-cattolico di Homs, padre Michel Naaman, ha detto in televisione che "stanno bene" i 270 civili di al-Qaryatayn rapiti dall'Is nelle scorse settimane. La lettera: lasciate Mar Musa. Fonti vicine all'arcidiocesi siro-cattolica di Homs riferiscono a Fides che oltre al video circola anche una lettera, attribuita a padre Jacques, in cui il priore invita i sacerdoti e i membri della sua comunità monastica a lasciare il Monastero di Mar Musa, perché nella regione la situazione è divenuta pericolosa per i cristiani. Nessuno è in grado di confermare l'autenticità della lettera. Il rapimento. Sequestratori armati avevano rapito e portato via dalMonastero di Mar Elian padre Jacques il 21 maggio. Insieme a lui era stato prelevato il diacono Boutros Hanna. Il 21 agosto è stato diffuso il video che documentava la distruzione del monastero da parte dei jihadisti dello Stato islamico. «Padre Murad è ad al-Qaryatayn». Il sacerdote rapito si troverebbe ancora ad al-Qaryatayn, stando a fonti della comunità siriaco-cattolica in Siria sentite dall'Ansa. Sarebbe così confermato affermato di recente dalla Rete siriaca per i diritti umani (Ahrn).
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: