sabato 30 agosto 2014
Ma il presidente ucraino Poroshenko: «Vicini a punto di non ritorno». La Lituania: «Mosca è in guerra con l'Europa». 4-5mila soldati russi sarebbero già dentro i confini. I ribelli: prepariamo nuova controffensiva. Lunedì riunione a Minsk. A settembre Renzi a Kiev.
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Una delle sue prime dichiarazioni, appena nominato presidente del Consiglio Europeo, è stata sull'Ucraina. "Il nostro obiettivo - ha detto Donald Tusk - è raggiungere la pace, grazie a un compromesso intelligente. Sono convinto che, come in passato, l'Unione europea saprà raggiungere una posizione comune. L'Ue sarà sconfitta solo se sarà divisa". Sempre oggi i 28 membri dell'Ue hanno deciso di preparare nuove sanzioni "di terzo livello" contro la Russia condizionandone l'adozione ai progressi nel piano di pace per la crisi ucraina. Lo ha dichiarato il presidente Petro Poroshenko a Bruxelles, dove è stato ricevuto prima dell'inizio del Consiglio Europeo. Poroshenko ha elogiato "l'unita dimostrata dall'Ue in questo caso e la solidarieta all'Ucraina". Sulle eventuali sanzioni ha parlato di "possibili misure di terzo livello", che colpirebbero in profondità l'economia Russa ma con conseguenze inevitabili anche per quella dell'Ue. "Siamo molto vicini al punto di non ritorno". ha aggiunto il presidente ucraino, precisando che "la Russia ha già varcato la linea rossa quando è stato abbattuto l'aereo" della Malaysia Airlines e che "il 26 e 27 agosto c'è stata un'aperta aggressione". Il presidente ha poi ricordato che lunedì prossimo è previsto un trilaterale con la Russia e con i rappresentanti dell'Osce "e spero che si arrivi ad un cessate-il-fuoco"."A settembre molti leader europei verranno a Kiev su mio invito, tra loro, i presidenti Barroso e Van Rompuy, ma anche il premier italiano Matteo Renzi come presidente dell'Ue, ed il presidente del Parlamento Martin Schulz. Vengono per dimostrare che l'Ucraina ha tanti amici inquesti tempi complicati". Così il presidente ucraino Poroshenko.Il summit. Il summit Ue a Bruxelles tra i capi di Stato e di governo si è aperto con la dura posizione del  presidente lituano, Dalia Grybauskaite: «La Russia è in stato di guerra con l'Ucraina, un Paese che intende far parte dell'Europa, il che significa che Mosca è praticamente in guerra con l'Europa», haspiegato Grybauskaite, chiedendo ai partner europei di fornire all'Ucrainamateriale militare."La situazione in Ucraina, invasa dalla Russia, è del tutto inaccettabile, e se resta così ci saranno conseguenze": così il premier britannico David Cameron entrando al summit Ue.Anche Matteo Renzi è arrivato a Bruxelles per partecipare al vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi dell'Ue, dopo essersi incontrato in mattinata con il presidente francese Francois Hollande e gli altri esponenti socialisti europei a Parigi."Credo che non sia troppo tardi per trovare una soluzione politica. Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per impedire un'escalation, il che sicuramente sarà svantaggioso per gli interessi, prima di tutto dell'Ucraina, ma certamente anche di Russia e Unione Europea", ha detto il presidente della Commissione Ue Manuel Barroso, dopo l'incontro a Bruxelles con Poroshenko.

L'Alto rappresentante per la politica estera Ue Catherine Ashton ha avvertito la  ussia che deve porre "porre un freno alle ostilità, porre un freno al passaggio di equipaggiamenti nella zona di conflitto e ritirare le sue forze armate" dall'Ucraina. In Ucraina orientale ci sarebbero già 4-5mila soldati russi, molti più dei mille denunciati nei giorni dalla Nato. Lo sostiene una fonte del governo britannico alla Cnn. I militari, secondo la stessa fonte, stanno combattendo nei pressi di Donetsk e Lugansk, mentre altre 20mila unità sono appostate al confine all'interno del territorio russo.Sul campo. I miliziani separatisti stanno preparando "una seconda controffensiva" nel sud-est dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il nuovo premier dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, citato dall'agenzia Ria Novosti. I separatistisostengono inoltre di aver catturato oltre 100 militari ucraini appartenenti ai reparti rimasti circondati vicino al villaggio di Starobesheve. Il leader dei ribelli ha inoltre fatto sapere che "l'esercito ucraino ha lasciato" sul campo di battaglia "un sacco di materiale, munizioni e un bel po' di trofei", tra cui "40 mezzi militari" che sarebbero finiti nelle mani dei miliziani "nelle ultime 24 ore".

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