martedì 2 settembre 2014
​Chiusa l'app che sfida i taxi offrendo prezzi più convenienti e che ha sollevato una valanga di proteste in Europa. La società assicura: faremo ricorso.
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In Germania "bloccate" le auto con conducente che fanno concorrenza sleale ai taxi raccogliendo clienti tramite prenotazioni via smarphone. La ​compagnia Uber, per ora, non può più operare sul territorio: è quello che ha deciso il tribunale di Francoforte, con una disposizione provvisoria emanata con procedimento di urgenza. I trasgressori del veto potrebbero esser colpiti da multe fino a 250 mila euro o addirittura dall'arresto. Immediata la reazione della compagnia americana accusata di fare concorrenza sleale ai tassisti con un'app che agevola il reperimento di taxi. "Impugneremo la decisione per difendere i nostri diritti", ha replicato. A giugno le proteste dei tassisti contro la app, che permette anche di improvvisarsi driver e offrire la propria auto, si erano diffuse in tutta Europa. A Milano in modo particolare c'è stato un lungo braccio di ferro e giorni di sciopero selvaggio da parte dei tassisti che ha portato alla messa al bando dell'app ma non del servizio auto con conducente (con partenza dalle autorimesse). I giudici della città tedesca sono stati ancora più rigorosi bloccando la possibilità di stramette le richieste dali utenti agli autisti. Uber, fondata nel 2009 a San Francisco, è stata valutata a giugno 18,2 miliardi di dollari.
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