sabato 20 dicembre 2014
​Il cardinale vicario: questa preghiera indetta perché sulle ultime vicende sono necessari un approfondimento e una riflessione, soprattutto un’invocazione. La veglia si terrà lunedì, alle 19, in Santa Maria Maggiore.
COMMENTA E CONDIVIDI
«Ho indetto questa preghiera perché mi pare che in questa riflessione abbastanza sviluppata attraverso i media delle vicende di Roma Capitale, sia necessario anche un approfondimento e una riflessione, soprattutto un’invocazione». A dirlo è il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, intervistato da Luca Collodi alla Radio Vaticana. «I fatti di cui si parla - riprende - sono fatti seri, gravi, che portano dolore e inducono ad una profonda riflessione, perché non si tratta soltanto di reprimere gli abusi, ma di domandarci quale sia la cultura che oggi domina la mentalità corrente delle persone. Roma è una città profondamente cambiata: non c’è più un centro della città e, dicono i sociologi, i riferimenti unici sono le parrocchie. D’altra parte è una città multietnica , multireligiosa. Ci rendiamo conto che l’urgenza di una visione umano-cristiana sia quanto mai necessaria. I fatti, però, ci dicono che purtroppo c’è un degrado etico, morale e io penso che si fondi anche su una “anemia” o una debolezza spirituale. L’invito ai romani di unirsi a me, ai vescovi ausiliari e al clero, nell’invocare la Salus Populi Romani, la nostra Vergine protettrice , vuole essere proprio questo: il richiamo a guardare in alto, a stabilire con il Signore una luce, una strada quasi preferenziale per interpretare i fenomeni ed un invito anche alla conversione per questa città». Davanti a questi episodi di malaffare il rischio è che la gente, amareggiata, si arrenda alla sfiducia e al pessimismo, già nutriti dalla crisi economica. «Ma - dice Vallini - c’è come un sussulto di dignità, di rispetto, di giustizia, perché in fondo, poi, le radici di Roma sono queste. Però è anche vero che se c’è una debolezza, una fragilità dal punto di vista della visione della vita e quindi della spiritualità, della fede, siamo più deboli, siamo più fragili. Vorremmo chiedere al Signore e alla Madonna, affidando questa nostra città di Roma, di suscitare energie sane per lo sviluppo positivo del nostro popolo». Di fronte alla politica e al rischio dell'antipolitica per Vallini appare necessario da parte della prima «una maggiore sollecitudine verso il bene comune. Talvolta si ha la sensazione che il bene comune sia come una bandiera proclamata, ma non sempre realizzata con pazienza, con lungimiranza e con onestà». È comunque "tanto necessario ritrovarsi come comunità cristiana a Santa Maria Maggiore, lunedì sera, alle 19.00, a pregare e intercedere la Vergine Maria Salus Populi Romani per la città di Roma", conclude il cardinale vicario.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: