sabato 8 ottobre 2011
Sarà un pellegrinaggio di 12 intense ore quello che Benedetto XVI compirà domani. Prima la Messa davanti a 100 mila fedeli nella spianata alle porte di Lamezia Terme, poi il volo in elicottero sull’altopiano per visitare l'antichissima Certosa di Serra San Bruno.
Mons. Cantafora: «Il Papa ci aiuterà a combattere la rassegnazione»
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I problemi sociali di una terra che non si rassegna e di persone che attendono parole di incoraggiamento. La ricerca di Dio dei monaci di Serra San Bruno e il loro insegnamento per l'umanità di oggi. Si muoverà tra questi due piani la visita in Calabria del Papa, che domattina celebrerà la messa con i vescovi della regione nell'area industriale ex-Sir di Lamezia Terme e nel pomeriggio visiterà l'antica certosa dove 15 monaci vivono secondo lo stile tracciato da san Bruno nove secoli fa.Viaggio in un pezzo d'Italia che non si rassegna, come ha detto il vescovo di Lamezia mons. Antonio Cantafora, ad essere la regione con il più basso reddito e il più alto livello di disoccupazione tra i giovani, e soprattutto non si rassegna a vedere il suo nome associato alla criminalità e alla 'ndrangheta. La Calabria vuole vivere e vivere con dignità e, ha spiegato il presule, "spera che attraverso l'impegno, possa essere messa da parte l'illegalità e la mafiosità che tante volte impera in certi ambienti".C'è attesa circa i temi che il Papa vorrà proporre in questo suo 25.mo viaggio in Italia, e quelli sociali potrebbero avere spazio nell'omelia e nell'incontro con la popolazione fuori della certosa. In una lettera della scorsa settimana ai vescovi calabresi Benedetto XVI ha denunciato le "difficoltà dei giovani". E di disoccupazione giovanile e di rischi che le nuove generazioni finiscano in braccio alla criminalità a causa di una crisi che riduce ulteriormente le possibilità di vita e lavoro sono consapevoli i vescovi della Regione. Inoltre è stato proprio in un viaggio italiano, a Cagliari, nel settembre di tre anni fa, che Benedetto XVI ha lanciato il suo appello perché nasca una nuova generazione di cattolici che si impegnino a livello sociale e politico.Il primo motivo del viaggio resta comunque la visita alla antichissima certosa, dove i monaci vivono nel silenzio e in semplicità, richiamo evangelico per un mondo in cui si valuta tutto, anche le persone, in base alla efficienza e al profitto.Benedetto XVI, che ha scelto il suo nome da Papa  ispirandosi al fondatore del monachesimo occidentale, non si stanca di proporre ai cristiani di tutte le condizioni l'insegnamento che viene dal monachesimo, cioè la ricerca di Dio come scopo principale dell'esistenza. 
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