martedì 2 luglio 2013
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Si intitola Lumen Fidei, “La luce della fede” e, a meno di quattro mesi dalla sua elezione, sarà la prima enciclica firmata da papa Francesco. Come annunciato ieri dalla Sala Stampa della Santa Sede, la pubblicazione avverrà venerdì prossimo, 5 luglio, e a presentarla saranno il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi; l’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, e l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.Si tratta dell’atteso testo che il Pontefice ha elaborato sulla base degli appunti estesi consegnatigli personalmente dal suo predecessore emerito e che, nell’anno che papa Ratzinger volle dedicato alla fede, andrà a completare la trilogia di Encicliche, dopo la Deus caritas est del 25 gennaio 2006, e la Spe salvi del 30 novembre 2007, dedicata alle tre virtù teologali. Ad anticipare l’annuncio di ieri era stato, in qualche modo, lo stesso Francesco, che parlando il 23 giugno scorso ai membri della Segreteria del Sinodo dei vescovi, aveva detto: «Adesso deve uscire un’enciclica. A quattro mani, dicono – aveva aggiunto, scherzando in riferimento ad alcune interpretazioni di stampa –. Papa Benedetto me l’ha consegnata, è un documento forte, anche io ho ricevuto questo grande lavoro: l’ha fatto lui e io l’ho portato avanti». Si tratterà di «un testo non lungo nell’estensione», ha spiegato ieri il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi, nel dare l’annuncio della pubblicazione. A confermare, quasi, lo stile tanto sintetico quanto denso al quale papa Francesco ci ha ormai abituato. La Lumen fidei, nell’edizione italiana, sarà inizialmente tirata in quattrocentomila copie a cura della Libreria Editrice Vaticana, e nel formato piccolo dovrebbe essere di circa 90 pagine, in vendita a 3 euro e cinquanta. Sono già pronte le diverse traduzioni nelle principali lingue (inglese, francese, tedesco, polacco, spagnolo, portoghese), curate dalla Segreteria di Stato, e la pubblicazione avverrà a cura delle singole Conferenze episcopali nazionali, dopo che avranno sentito gli editori interessati; un processo già collaudato, che dovrebbe portare il documento nelle librerie di tutto il mondo entro la prima quindicina di luglio. Come accennato all’inizio, la Lumen fidei arriva a neppure quattro mesi dall’elezione di Francesco, sicuramente un record nei tempi recenti. La Deus caritas est, prima enciclica di Benedetto XVI, fu effettivamente pubblicata nove mesi dopo l’elezione, il 25 gennaio del 2005, ma datata al 25 dicembre precedente, quindi conclusa in otto mesi (il ritardo nella pubblicazione fu dovuto a un intoppo con le traduzioni). Giovanni Paolo II, eletto il 16 ottobre del 1978, pubblicò la la sua Redemptor hominis cinque mesi dopo, il 4 marzo 1979, mentre la prima Enclica di papa Paolo VI, l’Ecclesiam suam, è del 6 agosto 1964, quattordici mesi dopo l’elezione al Soglio di Pietro (e Montini sarebbe morto esattamente quattordici anni dopo, il 6 agosto del 1978). Più veloce la gestazione della Ad Petri cathedram, prima Enciclica di Giovanni XXIII, pubblicata già il 29 giugno del 1959, otto mesi dopo l’elezione di Roncalli a successore di Pio XII.
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