martedì 28 aprile 2015
Il Pontefice ​si è recato nella casina Pio IV in Vaticano per salutare il segretario delle Nazioni Unite, con il quale ha avuto una conversazione dalle 9.15 alle 9.45. Il segretario Onu ai giornalisti: no a soluzione militare per i migranti.
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​Papa Francesco si è recato nella casina Pio IV in Vaticano per salutare il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, con il quale ha avuto una conversazione dalle 9.15 alle 9.45. Lo ha riferito il vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini.Subito dopo papa Bergoglio ha fatto ritorno a Santa Marta. Ban Ki-moon partecipa, su invito della Accademia delle Scienze al seminario "Proteggere la terra, nobilitare l'umanità".I cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile sono al centro del convegno. Il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, nel suo intervento ha sottolineato "la dimensione morale" della questione. "Potremo affrontare questi problemi se, e solo se, il nostro atteggiamento sarà improntato alla questione morale e umana". Il cardinale ha fatto presente che il progresso "ha un lato oscuro e costi inaccettabili". A fronte di una popolazione che sta sempre meglio, "troviamo profonde disparità con un grande numero di persone escluse e scartate, private della loro dignità"Ban Ki-moon: no a soluzione militare per i migranti. Il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, non crede ad una "soluzione militare" per il problema dei barconi degli immigrati nel Mediterraneo. Rispondendo ad una domanda sulla possibilità di distruggere i barconi prima della partenza, Ban Ki Moon risponde: "Il focus principale della Nazioni Unite è la sicurezza e la protezione dei diritti umani dei migranti e di coloro che chiedono asilo. È cruciale che la concentrazione di tutti sia su salvare le vite, inclusa l'area libica delle operazioni di ricerca e soccorso, che è quella da cui viene la maggioranza delle richieste di aiuto. La sfida non riguarda solo il miglioramento dei soccorsi e l'accesso alla protezione, ma anche assicurare il diritto all'asilo del crescente numero di persone che in tutto il mondo scappano dalla guerra e cercano rifugio. Non c'è una soluzione militare alla tragedia umana che sta avvenendo nel Mediterraneo. È cruciale un approccio complessivo che guardi alla radice delle cause, alla sicurezza e ai diritti umani dei migranti e dei rifugiati, così come avere canali legali e regolari di immigrazione". Sulla Libia Ban Ki Moon aggiunge: "Sono molto preoccupato per l'instabilità in Libia. Io credo fortemente che non ci siano alternative al dialogo".
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