mercoledì 24 aprile 2024
Il reliquario proveniente dalla Basilica papale veneta sosterà nella Capitale nel Santuario di San Salvatore in Lauro fino al 28 aprile. Chiuderà le celebrazioni il cardinale Comastri
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Da Padova a Roma: il santuario di San Salvatore in Lauro, nel cuore della Capitale, a pochi passi da piazza Navona,ha accolto il 22 aprile le reliquie di sant’Antonio di Padova (1195-1231) provenienti dalla Basilica papale veneta che le custodisce. Autorità ecclesiali e civili si sono unite ai fedeli per esprimere la loro devozione al busto e al reliquiario contenenti alcuni resti del corpo del santo e dottore delle Chiesa francescano, estratti dalla tomba nella ricognizione iniziata il 6 gennaio 1981, in occasione del 750° anniversario della sua morte (1231-1981).

Una commissione religiosa e una tecnico-scientifica, entrambe nominate dalla Santa Sede, curarono l’apertura della tomba ed esaminarono il contenuto di una grande cassa di legno d’abete avvolta in preziosi drappi, che conteneva un’altra cassa più piccola con diversi involti in cui c’erano lo scheletro (tranne alcune parti conservate da secoli in altri reliquiari particolari), la tonaca e le ceneri. I resti di sant’Antonio furono poi ricomposti in un’urna di cristallo rinchiusa in una cassa di rovere e riposta nella tomba-altare della cappella a lui dedicata. Alcuni reperti, in particolare la tonaca e le reliquie dell’apparato vocale del santo, sono di consueto esposti nella Cappella delle reliquie della Basilica patavina.

«Questi preziosi tesori della fede hanno viaggiato attraverso numerose parrocchie negli anni, portando con sé il messaggio di pace e conforto di sant’Antonio a coloro che soffrono nel corpo e nello spirito», commenta don Pietro Bongiovanni, rettore del Santuario (www.sansalvatoreinlauro.org) che quest’anno celebra il 200° anniversario dalla fondazione. «Per l’occasione promuoviamo fino al prossimo 28 aprile questa iniziativa, che ha suscitato l’adesione di numerosi fedeli devoti del santo taumaturgo, conosciuto in tutto il mondo per i suoi straordinari miracoli. Tutti sono invitati a partecipare a questo evento speciale per venerare le reliquie del santo e ricevere le sue benedizioni», sottolinea il rettore.

Nel pomeriggio di lunedì 22 scorso si è svolta l’accoglienza delle reliquie e la Messa è stata presieduta dal cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica. Martedì scorso, «memoria mensile di san Pio da Pietrelcina, nel pomeriggio ci siamo raccolti per il rosario e la preghiera d’intercessione, seguiti dalla Messa presieduta da monsignor Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica papale di Santa Maria Maggiore. Ieri alle 16,30 l’adorazione eucaristica e alle 18 la Messa presieduta dal vescovo Andrea Ripa, segretario del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica. Oggi stesso programma, ma a presiedere l’Eucaristia sarà il cardinale il vescovo Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi. Orari analoghi domani e sabato, quando a presiedere la Messa sarà l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione. Domenica 28 alle ore 17 il Rosario e alle 18 il cardinale Angelo Comastri, vicario generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano, presiederà la celebrazione solenne di saluto alle reliquie. Sulle pagine Facebook e Instagram della parrocchia-santuario si possono seguire le dirette delle celebrazioni.


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