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Strage di Hanau. Estrema destra, l'ombra nera della Germania

Vincenzo Savignano, Berlino giovedì 20 febbraio 2020

Una manifestazione neonazista in Germania

La lunga notte di Hanau lascia un’ombra nera su tutta la Germania. Un’ombra che negli ultimi anni riaffiorava, poi scompariva, si faceva finta di non vedere, di non sentire, ma ora sta dilagando ovunque nel Paese.

Hanau, piccolo centro del Land dell’Assia, si trova nel cuore della Repubblica federale tedesca, a pochi chilometri da Francoforte sul Meno, la capitale finanziaria tedesca ed europea. L’anno scorso, nella città dei brocker e dei banchieri, cinque poliziotti sono stati sospesi con l’accusa di appartenere a un network neonazista. Avevano minacciato via fax di uccidere, anzi di macellare, la figlia di due anni dell’avvocatessa turca Seda Basay-Yildiz. Il messaggio anonimo riportava una firma „Nsu 2.0“. Volevano ricordare la vera Nsu, la Nationalsozialistischer Untergrund, il gruppo terroristico di ultradestra incastrato nel 2011 dopo 13 anni di attività, 10 omicidi, tra le vittime nove turchi e un greco, 14 rapine e due attacchi bomba andati a vuoto. L’avvocatessa difendeva i parenti delle vittime. I cinque agenti di Francoforte, quattro uomini e una donna, sono stati traditi da una chat dove si scambiavano foto di Hitler, svastiche e notizie razziste.

Sono almeno 500 i casi simili nella Bundeswehr, rivelati da un’indagine interna all’esercito tedesco, dove sempre più militari inneggiano, con foto, messaggi e bandiere con le svastiche appese nelle loro stanze, all’ombra nera della Germania. Stephan Balliet, l’uomo che il 9 ottobre del 2019, ha attaccato una sinagoga ad Halle, Land della Sassonia-Anhalt, con bombe e fucili, aveva imparato a sparare durante il servizio di leva, poi i contatti con gli ambienti di estrema destra. Qualcuno ha parlato di un caso isolato, di un pazzo. Ma altri analisti hanno lanciato l’allarme neonazismo, confermato dai recenti fatti di cronaca.

Praticamente ogni settimana le forze dell’ordine, spesso con la collaborazione delle forze speciali e dei servizi segreti, compiono operazioni su vasta scala in tutti i Länder del Paese per smantellare gruppi di estrema destra. Stamani mentre i media continuavano ad aggiornare i tedeschi sui fatti di Hanau, la polizia ha arrestato, in un’operazione iniziata nei giorni scorsi, nell’ovest e dell’est del Paese, membri di un gruppo terrostico di estrema destra. Erano pronti a compiere attentati contro richiedenti asilo, moschee e politici. Nell’appartamento di uno degli arrestati, secondo alcuni media, sarebbero state rinvenute sostanze chimiche per realizzare un ordigno mortale.

Il mondo politico tedesco si interroga e cerca soluzioni, sperando che non sia troppo tardi. A lungo è stata chiesta la messa al bando dell’Npd, il partito neonazista che non è mai entrato nel Bundestag.

Nella Camera bassa del Parlamento tedesco, invece, nel 2017 Afd, il nuovo partito di destra, ultrazionalista e populista, ha conquistato 92 dei 709 seggi e occupa 188 scranni sui 1821 distribuiti fra i parlamentari dei 16 Länder tedeschi. I suoi leader nazionali hanno sempre preso le distanze dai gruppi neonazisti e di estrema destra. Ma in Sassonia e in Turingia ai comizi di Afd spesso partecipano decine di persone che si salutano stendendo il braccio destro. Il mondo politico si indigna, ma al parlamento di Erfurt, pochi giorni fa, i cristiano-democratici della Cdu e i liberali della Fdp erano scesi a patti con Afd. Solo l’indignazione dell’opinione pubblica ha fatto saltare tutto.